Analisi congiunturale 2° trimestre, Riva: “Segnali positivi per il lecchese”

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Daniele Riva, Confartigianato
Daniele Riva
Daniele Riva, Presidente dell’Ente camerale lecchese

LECCO – “Continua la crescita dell’artigianato lecchese e torna positiva la variazione della produzione industriale, mentre calano gli ordini ed il fatturato industriale ed il volume d’affari di commercio e servizi” – a dirlo è l’Analisi congiunturale del 2° trimestre 2016 sull’industria, l’artigianato, il commercio ed i servizi della provincia lariana, pubblicata oggi, lunedì 8 agosto, dalla Camera di Commercio di Lecco.

L’ultima indagine congiunturale, realizzata da Unioncamere Lombardia con gli Uffici Studi e Statistica delle Camere lombarde, evidenzia infatti che, nel 2° trimestre 2016, l’artigianato lecchese rafforza la crescita avviata nei trimestri precedenti e anche la produzione industriale: dopo la battuta d’arresto nei primi mesi dell’anno, si sposta in terreno positivo.

Difatti per il comparto artigiano, tutte le variazioni tendenziali del 2° trimestre 2016 sono migliori rispetto ai dati dei primi tre mesi dell’anno: la produzione nel periodo aprile-giugno è cresciuta del 3,8% contro il +3,4% della scorsa indagine, gli ordini del 3,1% contro il +2,9% e il fatturato del 3,5% contro il +2,3%. Pertanto, l’indice medio della produzione di questo secondo trimestre,ponendo il valore 2005=100, ha raggiunto quota 80,8; quello degli ordini 85,1; quello del fatturato 85: tutti valori ancora inferiori a quelli pre-crisi, ma in crescita da diversi trimestri.

Anche l’industria migliora il dato tendenziale della produzione, ottenendo un +1,2% rispetto al precedente -0,8%. Viceversa peggiorano ordini e fatturato, che passano rispettivamente da +2,9% a -1,6% e da -1,7% a -2,5%. L’indice medio della produzione del 2° trimestre 2016, sempre ponendo il valore 2005=100, si attesta a quota 122,6; gli ordini a 133,6 e il fatturato a 119,6.

“Questi dati confermano la ‘forza’ e il dinamismo economico del nostro territorio – commenta il Presidente dell’Ente camerale lecchese Daniele Riva – anche se il momento che stiamo affrontando rimane molto complesso. Questo vale sia per quanto riguarda il sistema delle imprese (riorganizzazioni e riconversioni interne, nuovi strumenti basati sull’economia della conoscenza, nuove connessioni con i flussi globali, nuovi competitor, ecc.), sia con riferimento alla modifica in atto degli assetti istituzionali dei territori con la riforma della P.A. (Pubblica Amministrazione) che investe in pieno le realtà camerali, tuttora in un clima di grande incertezza”.

Il Presidente Riva sottolinea: “Anche considerando l’intero primo semestre 2016 l’economia lecchese mostra segnali positivi, soprattutto per il comparto artigiano. Infatti quest’ultimo ha evidenziato le migliori performance tra tutte le province lombarde sia per la produzione (+3,6%), che per gli ordini (+3%) che per il fatturato (+2,9%). Pur tra mille difficoltà, il nostro artigianato dimostra di saper rispondere alle sfide attuali: fa rete per aumentare il peso specifico e la possibilità di esportare le produzioni; si innova incorporando spesso tecnologia nel prodotto; mantiene l’attenzione al ‘tailor made’, alla qualità, alla creatività, con la passione del fare che da sempre lo caratterizza”.

Guardando invece ai primi 6 mesi del 2016 l’industria lecchese ha registrato una crescita tendenziale della produzione dello 0,3%, degli ordini dello 0,6%, e un calo del fatturato del 2,1%, risultati tutti inferiori alla media regionale: rispettivamente +1,8%, +3,1% e +2,2%. Anche il commercio ha evidenziato una crescita del volume d’affari, con un +3,9% rispetto al primo semestre 2015 e con un +1,5% dell’occupazione; i servizi segnalano un miglioramento solo per quest’ultima del +4,1%, mentre il volume d’affari registra una leggera flessione del -0,2%.

Per quanto riguarda l’occupazione,tra il 2° trimestre 2015 e il 2° trimestre 2016 l’occupazione industriale a Lecco è rimasta stabile, a fronte della crescita di un punto percentuale registrata in Lombardia. La produzione lecchese è in crescita nei settori “siderurgia” con un +3,4% e “meccanica” con un +3,2%. Viceversa, i settori “mezzi di trasporto”, “abbigliamento” e “gomma-plastica” evidenziano i cali più significativi con i rispettivi -22,1%, -3,3% e -1,5%. A Lecco, è poi positivo l’andamento dell’occupazione artigiana: al 30 giugno 2016 +1,5% rispetto al secondo trimestre 2015, contro il +0,9% regionale. Si nota un incremento della produzione soprattutto per la “meccanica” con un +5,2%, il “legno-mobilio” un +4,2% e la “siderurgia” con un +4%; calano solo la “carta-editoria” con un -2,3%, la “gomma-plastica” con un -1,3% e il “tessile” con un -0,9%. Infine per quanto riguarda il commercio e i servizi, nel 2° semestre 2016, è tornato a calare il volume d’affari del commercio lecchese, mentre è cresciuta l’occupazione: rispettivamente -0,9% e +3% , mentre in Lombardia il volume d’affari è cresciuto del 2,9%, mentre l’occupazione è aumentata dello 0,7%. Pur rimanendo negativo, migliora poi il saldo tra coloro che hanno dichiarato un aumento e un calo degli ordini a fornitori con un -10,3%, contro il -15,8% del 30 giugno 2015. Anche per i servizi si nota una diminuzione del volume d’affari accompagnata da un aumento dell’occupazione: rispettivamente -0,7% e +1,7% a Lecco, mentre in Lombardia si sono registrati rispettivamente un +8,6% e un +1,9%.

Va infine sottolineato che nel comparto industriale peggiorano decisamente le aspettative, per il 3° trimestre 2016, degli imprenditori intervistati: il saldo tra ottimisti e pessimisti riferito alla produzione passa dal +7,4% della scorsa indagine al -7,8%, mentre quello relativo alla domanda estera dal +9% al -3,1%; per la domanda interna la differenza scende al -15,2% da un +2,9%. In calo anche le aspettative sul fatturato, il cui saldo tra ottimisti e pessimisti passa dal +9,3% al -7,9%; pur rimanendo negativa, migliora invece la differenza relativa all’occupazione passando dal -4,6% al -2%.

Rimane poi positivo, anche se in calo, il saldo tra imprenditori del comparto artigiano ottimisti e pessimisti relativo alla domanda estera: da +4,8% della scorsa indagine a +3,1%. Peggiorano invece i saldi di produzione passando da -1,6% a -18,8%, la domanda interna, da -1,3% a -18,2% ,ed il fatturato, da +1,3% a -17,4%, mentre, pur ancora negativo, migliora quello tra ottimisti e pessimisti relativo all’occupazione: da -3,8% al -1,4%.

Peggiorano decisamente le aspettative degli imprenditori del commercio: per il volume d’affari il saldo tra ottimisti e pessimisti si attesta a -17,5%, mentre era al +4,8% nel 1° trimestre; quello dell’occupazione passa da -4,8% a -7,5%.

In calo anche le aspettative degli imprenditori lecchesi dei servizi: per l’occupazione il saldo tra ottimisti e pessimisti scende da +2,7% a -1,5%, mentre per il volume d’affari la differenza si attesta a +3% contro il precedente +9,5%.