Ancora licenziamenti alla Fiskars: i lavoratori scioperano

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Le proteste dello scorso anno alla Fiskars quando venne annunciata la chiusura del magazzino

 

CIVATE – Dopo la chiusura del magazzino di Civate era rimasto solo l’ufficio commerciale alla Fiskars, l’ultimo avamposto in Italia della multinazionale; a breve non ci resterà neanche quello: l’azienda ha infatti annunciato di voler licenziare altri 14 lavoratori sui 19 ancora in forze. 

La notizia, una doccia fredda per i dipendenti e le loro famiglie, è giunta la scorsa settimana ed è stata accolta con l’inizio di una mobilitazione sindacale e scioperi che stanno proseguendo anche in questi giorni. “Purtroppo quello che sospettavamo da tempo, già dalla dismissione del magazzino, è successo. L’azienda, dopo aver spostato la produzione all’estero, sta tirando i remi in barca” ci spiega Rino Maisto, sindacalista della Fiom Cgil che in questi anni si è occupato in prima persona del caso Fiskars.

“Abbiamo già avuto un primo incontro con la direzione francese dell’azienda e Confindustria, ma le risposte non sono arrivate – continua il sindacalista- per questo si è deciso con i lavoratori lo sciopero ad oltranza. Mercoledì avremo un nuovo confronto”. I lavoratori non licenziati, secondo le informazioni che hanno avuto i sindacati, dovrebbero essere riuniti in un team commerciale con sede ad Agrate Brianza.

E pensare che erano 120 i dipendenti quando la multinazionale finlandese aveva acquistato, una ventina di anni, fa i marchi Montana e Kaimano, insieme agli stabilimenti di Premana e Casargo, chiusi nel 2014 con la cessione del marchio Montana il trasferimento della produzione di Kaimano in Cina. Il magazzino di Civate è stato invece chiuso nel marzo del 2016 per mantenere un’unica grande sede logistica in Germania.

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4/11/2015 – Fiskars: a marzo chiude anche il magazzino di Civate

1/04/2014 – 58 licenziamenti alla Fiskars, i lavoratori bloccano le spedizioni