API: “Il Made in Lecco si è salvato non grazie alla politica”

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Il direttore di Api, Mauro Gattinoni, insieme al presidente Luigi Sabadini

LECCO – Mondo delle piccole imprese lecchesi a confronto lunedì con il sottosegretario all’Economia, Paola De Micheli, ospite dell’incontro promosso dall’onorevole democratico Gianmario Fragomeli nella sede dell’Api riguardante il tema dello sviluppo dell’export, dell’innovazione, dell’accesso al credito e delle riforme finalizzate al rilancio economico del Sistema-Paese.

Temi cari alle aziende lecchesi e “cruciali” anche per le istituzioni locali come ha sottolineato il vicesindaco di Lecco, Francesca Bonacina, presente all’appuntamento in via della Pergola. Temi sui quali però le imprese del territorio da tempo chiedono interventi e lo ha lasciato ben intendere Mauro Gattinoni, direttore dell’Api: “Dopo la crisi degli ultimi anni, nel 2014 un po’ di sereno è tornato. Questo nonostante la politica. Grande è infatti il senso di abbandono che hanno provato le aziende”.

Difficoltà che hanno messo alla prova il “Made in Lecco”, citato nel titolo dell’incontro promosso dal parlamentare democratico, e spinto associazioni datoriali come Api ad un ruolo di maggiore “supporto alle aziende del territorio che combattono tutti i giorni contro tanti problemi” ha sottolineato il presidente dell’associazione, Luigi Sabadini.

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“Le imprese lecchesi riescono a stare sul mercato grazie alle sue risorse umane e alle competenze che si tramandano. Le tecnologie, gli impianti li puoi spostare ovunque e funzionano, le conoscenze e le capacità sono nel territorio ed è il motivo per cui le aziende decidono di insediarsi qui”.

Michele Peccati con Luigi Sabadini
Michele Peccati con Luigi Sabadini

Per il presidente delle piccole medie imprese la formazione è il segreto del “Made in Lecco” e le aziende lo sanno: dalle 500 associate ad API sono stati coinvolti ben 3500 dipendenti ai corsi di formazione promossi dall’associazione. Sullo sviluppo dell’export, Api ha invece messo a bilancio 30 mila euro sotto forma di voucher destinati alle aziende per aiutare le imprese ad aprirsi al mercato oltre confine.

Con l’insorgere della crisi, il credito alle imprese è diventato un punto di criticità anche per l’economia lecchese e a sottolinearlo, oltre all’Api, è anche Michele Peccati, tesoriere dell’Ordine dei Commercialisti di Lecco:

“Un problema che riguarda soprattutto le piccole imprese che si rivolgono agli istituti di credito per situazioni legate alla liquidità e non per necessità di effettuare investimenti. In Italia l’80% delle aziende in cerca di finanziamenti si rivolge alle banche, in Europa il 60%. Servono quindi alternative al sistema del credito”.

L'on. Gian Mario Fragomeli
L’on. Gian Mario Fragomeli

Una questione, quest’ultima, sulla quale si è concentrata la relazione dell’on. Fragomeli che ha elencato le agevolazioni messe in campo dal Governo, in particolare sui mini bond, e sugli incentivi a disposizione delle piccole medie imprese che guardano all’innovazione.

Proprio sul tema dell’innovazione, nonostante la crisi, a Lecco hanno resistito i contratti di rete: “Nel 2014 hanno riguardato 4,3 imprese su mille – ha ricordato Peccati – la media lombarda si ferma a 2,1 imprese e quella italiana 1,5”.

Presente all’incontro anche il rieletto presidente della Camera di Commercio, Vico Valassi, che ha chiesto al sottosegretario l’impegno affinché l’ente camerale di Lecco non venga cancellato dalla riforma delle Camere di Commercio obbligandolo all’accorpamento con enti di altre province. “Vorremmo che la nostra camera possa continuare ad essere l’importante punto di riferimento che oggi rappresenta per le imprese”.

Vico Valassi insieme al sottosegretario Paola micheli
Vico Valassi insieme al sottosegretario Paola De Micheli