Appalti pubblici, prosegue la battaglia di Confartigianato

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LECCO – Si è svolto ieri nella sede di Confartigianato Lecco un incontro di approfondimento dedicato agli appalti pubblici e al nuovo codice che li regola, con l’obiettivo di favorire l’accesso a questo vasto mercato che può rappresentare un importante sbocco lavorativo per le piccole imprese, specie per quelle dell’edilizia che continuano a soffrire gli effetti di una lunga crisi.

Per fare il punto della situazione, davanti a una platea di oltre cinquanta imprenditori, sono intervenuti Arnaldo Redaelli, presidente nazionale Confartigianato Edilizia, l’ingegner Daniela Scaccia, coordinatrice del Gruppo Tecnico Nazionale Appalti di Confartigianato, e il dottor Stefano Bastianoni, segretario nazionale Confartigianato Edilizia.

“Le difficoltà di applicazione del nuovo codice – ha sottolineato il presidente Redaelli – hanno complicato la vita delle piccole imprese. Da quando è entrato in vigore, gli appalti sono fortemente diminuiti. Ciò dipende sia dal fatto che non si è ancora instaurata la necessaria chiarezza, sia perché i funzionari delle pubbliche amministrazioni hanno timore di prendere decisioni per le quali potrebbero essere colpiti personalmente. Capisco che in occasione di profondi cambiamenti possano nascere problemi, però servono volontà e velocità per risolverli”.

Risultato: il nuovo Codice dei contratti pubblici ha soltanto un anno di vita ma deve già essere modificato. Entro il 18 aprile, infatti, il Governo emanerà il decreto correttivo che cambia 119 dei 220 articoli. Molte correzioni sono state formulate e proposte da Confartigianato alla luce di quanto si è riscontato in questi mesi, durante i quali le novità del Codice hanno avuto l’effetto di rallentare o addirittura bloccare molti appalti pubblici, creando gravi problemi agli imprenditori.

I relatori hanno poi offerto una lettura delle nuove disposizioni, delineando lo scenario che si definirà con le imminenti correzioni al codice e mettendo in evidenza le vittorie ottenute con il pressing di Confartigianato, come la possibilità di essere pagati direttamente per quanto riguarda il subappalto, il 20% di anticipazione del prezzo dell’appalto, l’obbligatorietà del progetto esecutivo, l’uso corretto dell’avvalimento, la suddivisione in lotti per garantire alle micro e piccole imprese l’effettiva possibilità di partecipazione, la semplificazione e la riduzione degli oneri a carico delle ditte. Confartigianato è intervenuta in tutte le sedi istituzionali incaricate della revisione del Codice, portando alla ribalta le motivazioni degli imprenditori artigiani. In particolare, è stato chiesto che per i piccoli lavori venga premiata la territorialità, favorendo la partecipazione agli appalti in base a criteri legati alla sede legale dell’azienda nel territorio e all’operatività nel Comune.

Confartigianato Lecco proseguirà il percorso di accompagnamento delle imprese nel mondo degli appalti pubblici con altri incontri di aggiornamento e di formazione che verranno programmati dopo l’approvazione definitiva dei correttivi al codice. Nel frattempo, è già attivo il servizio dedicato agli artigiani che hanno necessità di indicazioni e assistenza nei rapporti con la Pubblica Amministrazione per accedere ai bandi e predisporre l’opportuna documentazione.