Asst Lecco, i sindacati rompono le trattative. La replica dell’azienda

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Il tavolo convocato oggi in Prefettura si è concluso con la rottura delle relazioni sindacali

I sindacati vanno allo scontro; l’azienda ospedaliera si difende: “Abbiamo fatto tutto il possibile in materia di personale”

LECCO – Lo stato di agitazione prosegue. Anche se l’azienda socio sanitaria territoriale dal canto suo ribadisce di aver fatto tutto il possibile, nei limiti di quanto previsto dalle normative, per venire incontro ai dipendenti. Si è concluso con la rottura delle relazioni sindacali il tavolo convocato questa mattina, mercoledì, dal Prefetto di Lecco per fare il punto sulla situazione di tagli alle risorse e al personale denunciata dagli operatori della sanità pubblica. Il faccia a faccia convocato dal prefetto Michele Formiglio tra i vertici dell’Asst e i sindacalisti si è concluso senza alcun accordo. Tanta la delusione nei volti dei rappresentanti sindacali che hanno deciso di indire nei prossimi giorni una conferenza stampa per fare il punto sui tanti e troppi no ricevuti come risposta dall’Asst Lecco. Sempre nei prossimi giorni i sindacalisti informeranno i lavoratori sulle azioni da intraprendere prima dell’organizzazione dello sciopero.

La posizione dell’Asst Lecco

Ritiene di aver intrapreso tutte le azioni consentite dalle leggi vigenti e dalle regole di sistema in materia di personale, la direzione strategica dell’Asst che sottolinea come “le organizzazioni sindacali si sono mostrate inamovibili nella scelta di confermare lo stato di agitazione del personale”. L’Asst ha presentato una relazione rispondendo punto su punto alle undici critiche rivolte dalle organizzazioni sindacali ai vertici dell’azienda socio sanitaria lecchese.

ECCO LA RELAZIONE PRESENTATA IN PREFETTURA DALL’ASST LECCO

Per quello che riguarda il taglio di 650mila euro del  costo del personale, giudicato dai sindacati “senza alcuna spiegazione o vincolo normativo”, l’Asst ha spiegato che “il finanziamento dei costi del personale da parte di Regione Lombardia rispetto all’assegnazione 2018 si colloca nell’ambito dei vincoli normativi della legge 111/2011 (ex L.191/2009 e D.L. 98/2011) la quale prevede una diminuzione del costo del personale dipendente pari al 1,4%, da effettuarsi entro il 2020.  L’eventuale approvazione del Decreto Calabria potrebbe abrogare la suddetta normativa aprendo la possibilità a revisione del budget assegnato”.

Assunzioni e lavoro interinale

Nel documento si risponde, con tanto di tabella, anche alla criticata mancata assunzione di personale dalla graduatoria esistente così come al ricorso alle agenzie interinali per l’assunzione di Oss.

“Da ormai parecchi anni (2011) l’ASST di Lecco ricorre alla somministrazione di lavoro interinale di OSS per garantire la fruizione di ferie estive del personale dipendente”. Nello specifico, per l’estate 2019 sono stati attivati 16 contratti con decorrenza 17 giugno – 30 settembre. “Il lavoro interinale, previsto dalle normative vigenti, rappresenta ad oggi la formula più rapida ed efficiente per garantire la fruizione delle ferie estive, stanti i vincoli di bilancio e le regole di gestione richiesti all’ASST”.

Part time in linea con il passato

Pronta la replica anche sulla concessione di pochi part time (di fatto invariati negli ultimi anni), sul  cambio di orario ai servizi per carenza di personale (previsti per le strutture di Medicina Trasfusionale Lecco (Tecnici di Laboratorio), AAT 118 (autisti soccorritori) e aree critiche Lecco (ausiliari)). Quanto alla mobilità di urgenza questa è stata attivata secondo le modalità previste nel regolamento aziendale siglato con le organizzazioni sindacali in data 22/3/2018. Sulla richiesta  di attivare un ambulatorio o sportello dedicato allo stress lavoro correlato, la risposta è che l’attività è di competenza della Medicina del Lavoro dell’ASST di Lecco che se ne occupa avvalendosi degli specialisti interni.

Il problema del parcheggio

Quanto ai parcheggi, la direzione dell’Asst ha ammesso che il parcheggio riservato ai dipendenti dell’Ospedale Manzoni è insufficiente a garantire i posti auto a tutti i dipendenti giornalmente in servizio. E proprio per questo, oltre al parcheggio di Via Nassiriya., sono in corso di realizzazione ulteriori 50 stalli. E’ allo studio un progetto per rendere disponibile un’ulteriore zona parcheggio presso il corpo C dell’Ospedale, attualmente utilizzato dai Servizi esternalizzati.