Cassa integrazione, frena la richiesta soprattutto nel metalmeccanico

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Il segretario Salvatore Monteduro

LECCO – Si riducono in tutti i settori produttivi le ore di cassa integrazione in Provincia di Lecco: ad evidenziarlo è il rapporto sul primo trimestre 2017 diffuso dalla CST UIL del Lario.

A marzo, confrontando i dati con quelli dello stesso mese dello scorso anno, la cassa integrazione è infatti diminuita sia a Lecco (-70%) che a Como (-85,5%). A pesare sull’aumento della richiesta di cassa integrazione a Lecco è stata la cassa integrazione straordinaria, incrementata del 561,1%.

Confrontando il primo trimestre di quest’anno con lo stesso periodo del 2016 si denota una discesa generalizzata delle richieste di cassa integrazione in entrambe le province, -75,4% a Lecco e -41,2% a Como.

Questa riduzione, come evidenziato dal rapporto Uil, comprende tutti i settori produttivi del territorio della Provincia di Lecco: industria, edilizia, artigianato e commercio.

Per quanto riguarda Como invece il settore del commercio ha visto un incremento del 9,6% di ore di cassa integrazione nel primo trimestre di quest’anno rispetto allo stesso periodo nel 2016.

“Ancora una volta, però – ha commentato Salvatore Monteduro, Segretario Generale CST UIL del Lario – bisogna evidenziare la parzialità dei dati, mancando all’appello un monitoraggio completo della gestione del FIS (Fondo Integrazione Salariale)”.

Resta complessa la situazione del distretto tessile in Provincia di Como, dove a fronte di una diminuzione della cassa integrazione nel primo trimestre del 67,0% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, vi è un notevole incremento nel stesso periodo della richiesta di cassa integrazione ordinaria 597,8%, e che sta a significare che il settore vive ancora una situazione di forte fibrillazione, probabilmente dovuta al mercato internazionale. Una condizione che continua dal 2016, già il rapporto della camera di commercio di Como, relativo al commercio con l’estero in provincia di Como, nei primi nove mesi del 2016, segnalava una contrazione del 3,2% dell’export dei tessuti e prodotti tessili rispetto allo stesso periodo del 2015.

Per quanto riguarda la Provincia di Lecco, risulta in netta frenata la richiesta di cassa integrazione nel settore metalmeccanico – 73,9% nel primo trimestre 2017 rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Una situazione, anche questa, determinata molto probabilmente dalle condizioni del mercato estero. Già il rapporto della camera di commercio di Lecco, relativo al commercio con l’estero in provincia di Lecco, nei primi nove mesi del 2016, segnalava un’irrilevante variazione del 0,1% dell’export dei prodotti metalmeccanici rispetto allo stesso periodo del 2015.

“Il rapporto sulla cassa integrazione primo trimestre prefigura una situazione di stabile ma debole ripresa economica per i due Territori di Como e Lecco per questo inizio anno, anche se resta alto il numero di lavoratori in cassa integrazione: Como 2.836; Lecco 715, e ciò dimostra ancora una volta l’importanza degli ammortizzatori sociali. Non bisogna abbassare la guardia ed è indispensabile sostenere la domanda interna con politiche economiche espansive per compensare gli eventuali effetti negativi derivanti dal mercato internazionale” ha concluso Monteduro.