Cassa integrazione: i commercianti lecchesi chiedono risorse

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MILANO – L’esaurimento delle risorse per gli ammortizzatori sociali spaventa anche i commercianti: come riferito da Confcommercio Lombardia, per il primo semestre 2013 sono ancora da assegnare alla nostra Regione 49 milioni di euro già stanziati a copertura del fabbisogno regionale, ma resta il problema della copertura finanziaria per il secondo semestre dell’anno.

Giovedì, l’associazione insieme al presidente Carlo Sangalli ha partecipato al Tavolo di confronto che si è svolto a Milano tra Regione Lombardia e le parti sociali.

In quell’occasione Sangalli, che ha consegnato un documento relativo alla situazione del terziario che, secondo i dati dell’associazione, impiega oggi oltre 2 milioni e 750 mila addetti nella nostra Regione, pari al 64,4% dell’intera forza lavoro lombarda, nell’ambito di oltre 530.000 imprese del Commercio, del Turismo, dei Servizi, della Logistica, dei Trasporti. Nonostante la crisi, il livello di disoccupazione in questo settore resta inferiore alla media nazionale: 5,8 % della Lombardia contro 8,4 % nel 2011.

Sangalli ha chiesto interventi urgenti per ridare competitività alle imprese, in particolare per le piccole e le oltre 400.000 ditte individuali, e sostenere l’occupazione dei giovani nelle imprese e anche in termini di autoimprenditorialità e attraverso il contratto di apprendistato.

Soddisfazione per le parole del leader di Confcommercio  arrivano anche dal presidente dei commercianti lecchesi, Peppino Ciresa: “Il nostro presidente ha giustamente rimarcato l’importanza da un lato di valorizzare il ruolo dell’apprendistato su cui il terziario ha sempre puntato e dall’altro di sostenere gli ammortizzatori sociali. In particolare su questo secondo aspetto anche Lecco vive ore di particolare preoccupazione. Trovare le risorse per sostenere anche nel secondo semestre 2013 la cassa interazione in deroga e la mobilità è una priorità assoluta. Questi strumenti hanno permesso agli imprenditori e ai lavoratori di attenuare l’impatto della crisi economica e occupazionale. Senza una copertura adeguata anche il nostro territorio rischia di pagare un conto pesantissimo”.