Cesare Fumagalli fallita: incognita cassa per gli ex dipendenti

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LECCO – Dopo il calvario degli ultimi mesi, si è spenta definitivamente una delle aziende storiche lecchesi: la Cesare Fumagalli srl, specializzata in impianti termici, che a fine 2015 aveva richiesto la procedura concordataria in tribunale, nei giorni scorsi ha dichiarato ufficialmente il fallimento.

Mercoledì mattina i sindacati hanno incontrato i commissari straordinari e i rappresentanti dell’ex azienda per discutere le ultime pratiche relative al futuro dei dipendenti che, a fine anno, prima che la normativa cambiasse, sono riusciti ad agganciare la cassa integrazione straordinaria.

Emilio Castelli (Fim-Cisl).
Emilio Castelli (Fim-Cisl).

“Giovedì è previsto un incontro al ministero – spiega Emilio Castelli della Fim Cisl, che ha seguito la vicenda insieme al collega della Fiom, Mauro Castelli – per chiedere un chiarimento riguardo alla possibilità di utilizzare nuovamente questo ammortizzatore sociale. Una riunione chiesta per i lavoratori del Tubettificio Europeo e allargata a quelli della Cesare Fumagalli, interessati dalla stessa problematica”.

Se non fosse possibile ottenere nuovamente la cassa integrazione, sottolinea il sindacalista, i lavoratori andranno incontro al licenziamento e quindi alla mobilità, oltre ad aggiungersi alla lista dei creditori dell’azienda per essere risarciti del TFR e delle spettanze ancora non liquidate dall’azienda, in vista dell’udienza per il fallimento che sarebbe stata fissata per l’estate.

Cinque di loro sarebbero stati assorbiti dalla nuova società, Fumagalli Facility srl, che ha affittato un ramo di attività della vecchia Cesare Fumagalli.