Civate: la Camusso Tubi chiude, a casa i 16 dipendenti

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Lavoratori Camusso Civate

CIVATE – Tutti a casa i lavoratori della Camusso Tubi di Civate: giovedì era l’ultimo giorno in forze all’azienda per 16 operai per i quali ora si sta avviando il percorso di mobilità.

Lo scorso anno per la ditta di via Primo Maggio si è aperto il concordato preventivo con l’affitto di un ramo di azienda ad una nuova attività, la Efesto srl, che a marzo ha assorbito sei operai su un totale di 25 lavoratori, mentre altri tre sono riusciti negli ultimi mesi a trovare una nuova occupazione. Nel frattempo il concordato preventivo in continuità si è trasformato in concordato liquidatorio con tre aste deserte, l’ultima lo scorso 21 di febbraio.
Per i lavoratori rimasti, di cui sette impiegati alla Camusso per oltre 25 anni, si è spalancato il baratro della disoccupazione.

Giovanni Gianola  FIM - Rino Maisto FIOM
Giovanni Gianola FIM – Rino Maisto FIOM

“Abbiamo definito un accordo per la mobilità – spiega il sindacalista della FIM CISL Giovanni Gianola, affiancato dal collega Emilio Castelli – speravamo nella ricollocazione di altri lavoratori, la proprietà si è un po’ defilata negli ultimi tempi e ci troviamo con l’ennesima azienda storica che chiude i battenti senza prospettive”.

Giovedì gli operai si sono ritrovati in assemblea per poi organizzare un presidio all’esterno della ditta.

“Chiediamo a Riccardo Camusso, ex presidente di Confindustria Lecco, di mantenere le parole di impegno che aveva speso con i lavoratori – commenta dalla FIOM CGIL Rino Maisto – Ha sempre dichiarato di stare tranquilli che avrebbe affittato un secondo ramo di azienda, permettendo la ricollocazione di altri lavoratori. Quello che chiediamo oggi è che questo impegno rimanga”.