Coldiretti: in Brianza perso oltre il 30% dei raccolti per il maltempo

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campo allagato

LECCO – Il maltempo colpisce duro e rischia di compromettere l’annata agraria nel Meratese, nella Brianza e nella pianura comasca:  sono già accertate da Condifesa perdite tra il 35% e il 40% nei campi di orzo e frumento. Ancor più estesi i problemi per quanto riguarda mais e soia:

“Siamo a un bivio: se continuerà a piovere nelle prossime ore, il raccolto rischia di essere compromesso al 100% in ampie aree della Bassa” confermano Fortunato Trezzi e Raffaello Betti, presidente e direttore di Coldiretti Como Lecco.

Danni anche in vigneto, in particolare “nelle aree a valle della collina di Montevecchia, La Valletta Brianza, compreso ancora una volta il meratese. La grandine ha colpito i vigneti, ci saranno perdite non ancora quantificate ma non inferiori al 30%: in più, l’acqua stenta a correre a valle e ciò accresce il rischio di malattie fungine: di conseguenza, le imprese sono costrette a prevedere almeno due trattamenti in più rispetto a quanto previsto a inizio stagione, con il conseguente aggravio economico che tutti possono immaginare”.

Un bilancio pesante. L’area della ‘Bassa’ tra Como e Lecco è tra le più colpite da quest’ondata di maltempo che, almeno per ora, sembra aver risparmiato le aree montane delle nostre province, anche se il clima incerto non ha certo agevolato la salita in alpeggio di mandrie e greggi.

In Italia a giugno è caduta il 28% in più di pioggia rispetto alla media del periodo con le precipitazioni violente ed intense della prima decade che hanno provocato pesanti danni nelle città e nelle campagne con grandinate, bombe d’acqua, trombe d’aria e nubifragi.

Lo conferma l’analisi della Coldiretti dalla quale si evidenzia che le abbondanti precipitazioni hanno caratterizzato anche il mese di maggio con il 20,1% in più, sulla base delle rilevazioni Ucea. La primavera – sottolinea la Coldiretti – è stata anche caratterizzata dal ripetersi di eventi estremi che hanno colpito le campagne in piena stagione produttiva mandando in fumo in migliaia di aziende il lavoro di un intero anno con la perdita di grano, frutta e verdure mature pronte alla raccolta. Da Nord a sud il maltempo ha colpito duramente nel corso della stagione, dalle ciliegie della Puglia alle piante ornamentali della Toscana fino ai pregiati ortaggi del Veneto con problemi anche all’assetto idrogeologico per frane e smottamenti.
“La caduta della grandine – rimarcano Trezzi e Betti – è la calamità più temuta dagli agricoltori lariani in questa stagione, perché provoca danni irreparabili alle coltivazioni con effetti economici ed occupazionali. Solo in Lombardia con l’ultima ondata di maltempo secondo la Coldiretti le tempeste di grandine hanno colpito 7 volte in un mese, devastando anche gli ortaggi in pieno campo. Alle bombe di ghiaccio – precisa la Coldiretti – si sono unite quelle di acqua e vento, con almeno 2 trombe d’aria, che hanno causato allagamenti, smottamenti di terreni e rovinando capannoni e serre”.