Confcommercio:
“Il Comune è miope
e ci danneggia”

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Alberto Negrini - Confcommercio

LECCO – “La verità è che l’Amministrazione comunale di Lecco non ha una visione. Manca completamente un progetto complessivo e organico. Dovrebbe amministrare per agevolare gli operatori dei diversi settori e invece non fa che ostacolarli”. La denuncia che arriva da Alberto Negrini, presidente della Zona Lecco di Confcommercio Lecco, è durissima: “Stiamo assistendo in questi ultimi giorni a un’escalation di fronte alla quale non è più possibile tacere. Sono troppe le azioni e gli interventi che non hanno né capo né coda. Questa città è in balìa delle questioni viabilistiche e non ha un minimo di capacità di programmare. L’unico progetto sembra quello di volere distruggere il commercio locale che poi è quello che crea ricchezza e la distribuisce sul territorio”.

Sono tante le questioni sul tavolo ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è senza dubbio quella relativa a via Cattaneo: “E’ dallo scorso autunno che parliamo e ci incontriamo con l’Amministrazione per il progetto della pedonalizzazione. Sembrava tutto pronto e invece scopriamo che bisognerà aspettare ancora e che forse è a rischio addirittura l’intervento prima della fine dell’estate. E tutto ciò perché il Comune pensa, con l’intervento su Ponte Azzone Visconti, di stravolgere quanto ipotizzato e previsto precedentemente con particolare riferimento a un’operazione come quella di via Cattaneo tesa a rilanciare l’economia in un momento difficile per il commercio. Ci sentiamo presi in giro come commercianti e come cittadini dopo che abbiamo dovuto anche subire la estenuante chiusura di viale Dante per sei mesi. Una chiusura che ha messo in ginocchio diverse realtà. Le sensazione è che in Comune vivano tutte queste problematiche quasi come fossero “normali””.

Sulla questione del Ponte Vecchio interviene il direttore di Confcommercio Lecco, Alberto Riva: “E’ incomprensibile e inspiegabile anche il solo pensare di privarsi di uno dei tre accessi alla città. Sarebbe una sciagura per i negozianti ma anche per tutti i lecchesi”. Poi Riva riprende il tema di via Cattaneo: “Togliere i bus da questa arteria non era un’operazione fine a sé stessa ma si inquadrava in quello che è il nostro disegno ovvero ampliare il centro di Lecco e renderlo più fruibile. Portare più gente in città è utile ai negozianti ma credo che dovrebbe essere l’obiettivo anche di chi amministra e vuole una città attrattiva e accogliente”.

Sullo sfondo poi c’è la vicenda del lungolago. “A noi sono state comunicate le chiusure pomeridiane nelle domeniche di giugno – continua il direttore – Ma questi continui messaggi che parlano di chiusure al sabato sera senza programmi concreti e quasi con l’intento di “punire” gli operatori che da anni chiedono di lasciare aperto il passaggio delle auto ci preoccupano. Tra l’altro al Comune vorrei ricordare che due anni fa si era impegnato a intervenire per risolvere alcuni problemi che noi avevano segnalato quando ci avevano paventato la chiusura del lungolago, parcheggi in primis, ma a tutto oggi non è stato fatto nulla!”.

Negrini rincara la dose riprendendo anche la questione relativa al distretto del commercio di Lecco: “Il progetto era interessante e c’erano tutte le condizioni perché decollasse. E invece dopo che la Regione ha dato il via liberà per finanziare il 50%, l’Amministrazione comunale si è tirata indietro. Una scelta miope e che non può certo essere giustificata con le difficoltà di bilancio. La sensazione forte è quella che dicevo all’inizio: la totale mancanza di una strategia. E questo per la città capoluogo è particolarmente grave”.