Confcommercio, la sfida è sull’online: E-commerce opportunità per i negozi di vicinato

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Il presidente di Confcommercio Lecco Antonio Peccati e il direttore Alberto Riva

 

LECCO – Il valore del mercato e-commerce al dettaglio a livello mondiale è di oltre 1900 miliardi di dollari nel 2016 (+200 miliardi di dollari rispetto al 2015), pari all’8,7% del totale del mercato di vendita al dettaglio (era 7,4% nel 2015), con la prospettiva è di superare i 4mila miliardi di dollari nel 2020 (14,6% spesa globale). E se il dato europeo parla di quasi 510 miliardi di euro di valore dell’e-commerce (+13% rispetto al 2015), il mercato italiano ha generato un fatturato di quasi 32 miliardi di euro nel 2016 (+10% rispetto al 2015).

Questi dati, diffusi negli scorsi mesi dalla Casaleggio Associati, vanno ad aggiungersi allo scenario delineato a inizio 2017 da Netcomm, il Consorzio del commercio elettronico italiano, il quale evidenziava la maggior propensione delle famiglie italiane a fare shopping online (in aumento sia il numero di acquirenti che la frequenza e lo scontrino medio). E ipotizzava le migliori performance di crescita (30% e più) non solo nel turismo (viaggi e vacanze hanno da anni un ruolo trainante), ma anche in settori “tradizionali” come l’abbigliamento-calzature, gli accessori per la persona, i prodotti alimentari. Il tutto rimarcando l’integrazione crescente tra canale fisico e online.

Di fronte a questo scenario e con dati, sempre di Netcomm, che mostrano come in Italia nell’ultimo trimestre 2016 ci siano stati 16 milioni di persone classificabili come clienti abituali di vetrine online (in media non meno di tre acquisti nel periodo per un importo in media di 100 euro), Confcommercio Lecco sottolinea la propria posizione e delinea una strategia chiara. “La crescita a due cifre del commercio sul web è un dato di fatto che prosegue, praticamente in modo ininterrotto, da 10 anni a questa parte – spiega il presidente di Confcommercio Lecco, Antonio Peccati – Certo, esistono ancora delle resistenze all’uso di internet per determinati acquisti, soprattutto in alcune fasce di età o presso consumatori che preferiscono ancora ‘toccare con mano’ un prodotto prima di comprarlo, ma la strada è segnata. Si tratta di un fenomeno in crescita che non va demonizzato, ma anzi va incentivato. Perché deve essere chiaro a tutti che, anche per molti negozi di vicinato, l’e-commerce rappresenta uno strumento che può permettere di continuare con la propria attività. E’ altrettanto evidente che occorra ragionare in un’ottica di integrazione tra canale tradizionale, ovvero il negozio con la sua vetrina e i suoi prodotti, e il canale virtuale, che permette di raggiungere nuovi clienti e che rappresenta anche una “difesa” per tutelarsi rispetto alla grande distribuzione e ai grandi operatori dell’e-commerce”.

Il direttore di Confcommercio Lecco, Alberto Riva, evidenzia un altro aspetto: “Puntare sull’e-commerce è decisivo e come associazione da tempo sosteniamo questa posizione. L’importante è agire sapendo che non bisogna commettere alcuni errori e che serve pazienza. Da una parte non bisogna sottovalutare la portata del commercio elettronico: si tratta di un’operazione significativa da portare avanti con impegno e costanza, perché, di fatto, è come aprire un nuovo negozio. Dall’altra non ci si deve nemmeno scoraggiare pensando che sia impossibile: con un adeguato supporto, una formazione mirata e una strategia chiara i risultati si possono ottenere anche da parte del classico negozio di vicinato lecchese – e aggiunge – Come Confcommercio Lecco abbiamo iniziato nel 2012 un percorso, organizzando incontri per illustrare le potenzialità dell’e-commerce. Da quell’iniziativa, con il coinvolgimento di un’azienda associata specializzata in questo campo, la Trizero, abbiamo realizzato una ‘piattaforma e-commerce lecchese’.  Le imprese coinvolte ne hanno beneficiato, incrementando le vendite: anche piccoli negozi con vetrine nelle nostre città e nei nostri paesi hanno ottenuto risultati concreti, trovando clienti ben oltre la cerchia territoriale. Ma come associazione abbiamo anche continuato e continueremo in un’azione di sensibilizzazione, proponendo numerosi corsi di alfabetizzazione, per far crescere la cultura digitale e fornire indicazioni che vanno dal valutare il posizionamento del proprio sito, all’utilizzo delle tecniche Seo e Sem per farsi trovare in modo più immediato dagli utenti-clienti, passando per un utilizzo professionale e dei social. I segnali sono sicuramente incoraggianti e siamo convinti che saranno sempre più le imprese lecchesi del commercio, del turismo e dei servizi che troveranno nell’e-commerce una reale opportunità di sviluppo”.