Confcommercio su studi di settore: “Imprenditori non terrorizzatevi”

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LECCO – Quaranta imprenditori hanno partecipato all’incontro promosso ieri, martedì 16 ottobre, da Confcommercio sul tema degli studi di settore.

A guidarli nella “giungla” delle normative è stato Massimiliano Ferrari, dottore commercialista e revisore dei conti, esperto in ambito di contenzioso fiscale e mediatore pressola Cameradi Commercio di Lecco:

Non bisogna essere terrorizzati dagli studi di settore: l’importante è non farsi trovare impreparati. Il consiglio? Non delegate completamente lo studio di settore al consulente soprattutto per quanto riguarda i dati extra contabili. Serve una compilazione attenta e scrupolosa:  i “pericoli” arrivano se i dati sono inattendibili e non veritieri”.

“Oggi  – ha proseguito Ferrari – il valore degli studi di settore è tornato in primo piano. Da parte del fisco c’è anche un regime premiale così come ci sono dei correttivi per la crisi 2011 introdotti per adeguare lo strumento alla attuale fase economica. In generale per gli studi di settore sono importanti le Associazioni di categoria come Confcommercio, il consulente fiscale, l’amministrazione finanziaria e soprattutto il contribuente che deve avere un ruolo attivo. Nel complesso ritengo sia necessario instaurare un nuovo rapporto tra amministrazione finanziaria e contribuente senza voler demonizzare nessuna delle parti”.

A introdurre i lavori e a guidare il dibattito finale è stato Luca Brenna, responsabile Area Fiscale di Confcommercio Lecco.

L’incontro di martedì 16 ottobre rappresenta il secondo appuntamento dedicato all’approfondimento della materia fiscale dopo il convegno dello scorso 21 maggio promosso da Confcommercio Leccoe dedicato in particolare alle novità fiscali e al contenzioso.