Cresce la cassa integrazione, Uil: “Segnali di difficoltà che preoccupano”

Tempo di lettura: 2 minuti

Cassa integrazione in aumento nelle province di Lecco e Como

Nel lecchese aumenta in particolare la cassa integrazione ordinaria

LECCO – Il 10° rapporto UIL del Lario sulla cassa integrazione nelle Province di Como e Lecco, relativo al periodo gennaio-ottobre 2019,conferma la crescita della richiesta di cassa integrazione da parte delle imprese delle province di Como e Lecco.

Aumenta la richiesta di cassa integrazione totale da parte delle imprese ( Como +41,1%;  Lecco + 7,9%) in confronto allo stesso periodo del 2018

A crescere nel lecchese è soprattutto la cassa integrazione ordinaria (+100,1%), crescita più lieve nel comasco dove invece si è un incremento maggiore per la cassa integrazione straordinaria (Como +122,1%, Lecco -35,5%)

A pesare sulla crescita della richiesta di ore di cassa integrazione in questi primi 10 mesi del 2019 a Como, spiegano dal sindacato, è ancora e soprattutto il settore tessile con 1.566.583 ore di cassa integrazione totale, +29,7% rispetto allo stesso periodo del 2018. Ma è anche il settore della metallurgica/metalmeccanica a farsi sentire con 1.048.655 ore, +63,4 % rispetto al periodo del 2018.

Mentre, in provincia di Lecco è il settore Metalmeccanico ad incidere sulla richiesta di cassa integrazione totale 1.126.633 ore e un aumento del 84,4 % nel periodo gennaio-ottobre 2019 rispetto allo stesso periodo del 2018 e del commercio, quest’ultimo risente di una debolezza della domanda interna.

I settori

  • Industria: Como +43,5; Lecco +11,7%.
  • Edilizia: Como -46,3%; Lecco -49,3%.
  • Artigianato: Como -100%; Lecco -100%.
  • Commercio: Como +267,3 %; Lecco +75900,0%.

Resta sempre alto il numero di lavoratori in cassa integrazione nei primi 10 mesi del 2019: (Como 2.098, +611; Lecco 842; +62)

UIL: “Lo scenario preoccupa”

“A meno di due mesi dalla fine dell’anno, si conferma una situazione difficile e complessa per le imprese del nostro territorio e per gli oltre 3.000 lavoratori in cassa – spiegano dalla Uil – Una difficoltà che coinvolge in particolare le aziende del settore industriale e del commercio, quest’ultimo risente di una debolezza della domanda interna, mentre le aziende dell’industria sono condizionate da un contesto internazionale instabile”.

“Questo scenario desta forte preoccupazione, soprattutto per le ricadute occupazionali che potrebbero derivare. In particolare, allarma l’aumento della cassa integrazione straordinaria in Provincia di Como con oltre 900 lavoratori in cassa, un ammortizzatore rivolto alle aziende che devono affrontare situazioni di crisi e/o di riorganizzazione e conseguentemente con problematiche più strutturali. Mentre, la Cassa Integrazione Ordinaria è rivolta a quelle aziende che presentano una ridotta o soppesa attività derivante da eventi transitori come le intemperie stagionali o per situazioni temporanee di mercato, ma se queste situazioni temporanee perdurano rischiano di trasformarsi in crisi di impresa strutturali, quindi non devono essere sottovalutate”.