Crisi Holcim, Redaelli: “Non possiamo perdere altri posti di lavoro”

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LECCO – Situazione critica per i lavoratori della Holcim: nei giorni scorsi, l’azienda ha annunciato 180 esuberi di cui oltre 120 solo allo stabilimento di Merone, con il paventato rischio della chiusura del forno.
Diverse le manifestazioni di protesta organizzate dai lavoratori del cementificio, in difesa del proprio posto e i sindacati spingono affinché si possa venire ad un accordo con l’azienda. A tal proposito, riceviamo e pubblichiamo la lettera del segretario provinciale del Pd lecchese, Ercole Redaelli, che auspica ad una soluzione condivisa e attraverso un tavolo istituzionale:

Il nostro territorio non può perdere altri posti di lavoro. Da anni, ormai, tutti, in primo luogo le Organizzazioni imprenditoriali di settore, lamentano la grave crisi del comparto edilizia e costruzioni che si ripercuote pesantemente anche sui livelli occupazionali.
Anche la Holcim ne sta subendo le conseguanze e, da tempo, aveva denunciato queste difficoltà che non sono dovute a problemi di approvvigionamento del materiale calcareo necessario alla produzione di cemento.

Oggi l’azienda annuncia drastiche misure di riduzione del personale.

E’ responsabilità di tutti cercare di limitare i danni che la crisi provoca sull’occupazione, affrontando i problemi per quello che sono, legati cioè alla drastica riduzione della domanda.

Diversamente si potrebbe giungere all’assurda situazione di voler ampliare la possibilità di sfruttamento del Cornizzolo nel momento in cui il mercato non è in grado di assorbire il cemento producibile ancora per alcuni anni con le concessioni già in essere.
Ancor più grave sarebbe il tentare di giustificare la decisione di ridurre il personale con la mancata concessione di nuove autorizzazioni allo sfruttamento del Cornizzolo.

Il PD lecchese conferma la propria disponibilità ad esaminare la questione sulla base di un credibile piano industriale che tenga conto delle esigenze dei lavoratori e delle loro famiglie, delle mutate condizioni di mercato e della necessità di salvaguardare l’ambiente. Siamo certi che, oggi, la questione di una nuova concessione per il Cornizzolo è del tutto ininfluente rispetto all’operatività della Holcim.

Proponiamo la costituzione di un tavolo istituzionale con la partecipazione di tutte le parti interessate e in cui si possa analizzare la situazione ed elaborare soluzioni che prevedano anche riconversioni produttive e che mirino alla salvaguardia dell’occupazione in un quadro di compatibilità ambientale e di rispetto dei vincoli esistenti“.

Ercole Redaelli
Segretario Provinciale PD Lecco