Crisi: segni di ripresa per l’industria, male artigiani e commercio

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LECCO –  “Qualche segnale di miglioramento della situazione economica della nostra provincia viene registrato nel secondo trimestre di quest’anno”. Con questa riflessione il presidente della Camera di Commercio di Lecco Vico Valassi commenta i dati dell’analisi congiunturale del secondo trimestre 2013 realizzata dall’Ufficio Studi e Statistica camerale in collaborazione con Unioncamere Lombardia.

Un miglioramento – sottolinea il presidente Valassi – dello ‘stato di salute’ dell’economia lecchese e regionale con la produzione industriale che chiude con una crescita dell’1,3% rispetto al periodo aprile-giugno 2012 (il primo trimestre 2013 aveva registrato un calo del 4,4%); anche gli ordini aumentano di 2 punti percentuali (erano calati di quasi 4 nello scorso trimestre) e rimane stabile il fatturato (+0,2% contro il -3,7% della precedente indagine)”.

“Sono piccoli segnali che devono essere irrobustiti e fortemente sostenuti – prosegue il presidente Valassi – perché non possiamo nascondere che i dati dell’artigianato rimangono negativi, anche se produzione e ordini evidenziano diminuzioni meno significative rispetto a quelle registrate nella scorsa indagine: la prima è calata del 3,2% (contro il -4,3% della scorsa indagine); gli ordini sono diminuiti dello 0,6% (contro il -4,9% del periodo gennaio-marzo). Rimane molto negativa (e in ulteriore peggioramento rispetto al dato del primo trimestre di quest’anno) la variazione del fatturato, -6,2% (contro il -3,8% del primo trimestre 2013)”.

“Oltre a produzione, ordini e fatturato – continua il presidente Valassi – anche il numero delle imprese attive è salito di quasi 100 unità rispetto ai primi tre mesi dell’anno, attestandosi a oltre 27.000. Questo dato incide anche sui valori occupazionali e infatti dai recentissimi dati relativi all’indagine Excelsior 2013, diffusi da Unioncamere Nazionale, risulta che Lecco, insieme a Piacenza, evidenzia il miglior saldo tra entrate e uscite a livello nazionale sul versante occupazione (-0,9% per la nostra provincia, contro il -1,3% lombardo e il -2,2% italiano). Nel periodo aprile-giugno rallenta anche il ricorso delle imprese alla cassa integrazione guadagni: le ore complessivamente autorizzate dall’Inps scendono del 43,3% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno”.

A Lecco, il numero di ore di cassa integrazione guadagni ordinaria autorizzate nel 1° semestre 2013 è cresciuto rispetto allo stesso periodo del 2012 (da quasi 3,9 milioni a oltre 4 milioni di ore: +4,4%; Lombardia +4%; Italia +4,6%).

Torna a crescere anche la cassa straordinaria: +35,8%; oltre 3 milioni di ore autorizzate nel primo semestre di quest’anno contro 2,2 milioni dei primi sei mesi del 2012. Cala invece la CIG in deroga, dopo lo stop alle autorizzazioni dovuto alla mancanza di finanziamenti, da circa 1.500.000 ore autorizzate nei primi sei mesi dello scorso anno a 415.000 dello stesso periodo del 2013, ovvero -72,3%, contro il -59,7% lombardo e il   -25,4% nazionale.

Per Lecco le ore di cassa integrazione complessivamente autorizzate dall’INPS nel primo semestre 2013 sono calate dell’1,7% attestandosi a quasi 7,5 milioni (in Lombardia e in Italia c’è stato un aumento rispettivamente del 4% e del 4,6%).

“Dobbiamo lavorare ancora molto, Istituzioni, Imprese, Sistema Associativo e Organizzazioni Sindacali, per dare prospettive di concreta ripresa – sottolinea ancora Valassi –  Tuttavia dobbiamo saper leggere queste tendenze positive come stimolo per far convergere competenze, responsabilità e investimenti su programmi e progetti di alta qualità, con contenuti sempre più caratterizzati in innovazione, ricerca e tecnologia”.

 

SETTORE INDUSTRIA 

Come già ricordato, quasi tutti i principali indicatori evidenziano una variazione positiva rispetto alla scorsa indagine (produzione +1,3% a Lecco e +0,1% in Lombardia; ordini rispettivamente +2% e         -0,2%; fatturato +0,2% a Lecco e +0,6% a livello regionale). Tornano positivi anche  fatturato e ordini esteri (+3,6% a Lecco e +3,3% a livello regionale il fatturato; +5,8% a Lecco e +1,7% in Lombardia gli ordini). L’occupazione a Lecco rimane pressoché invariata rispetto al 1° trimestre 2013 (+0,1%), mentre cala in Lombardia (-0,4%)

Nella nostra provincia evidenziano una crescita della produzione rispetto al 2° trimestre 2012 i settori: “tessile” (+6,3%), “gomma plastica” (+6,3%), “meccanica” (+2,3%), “mezzi di trasporto” (+1,4%). Viceversa mostrano un calo della produzione rispetto al 2° trimestre 2012 i settori: “abbigliamento” (-15%), “siderurgia” (-4%), “legno mobilio” (-2,2%) e “alimentari” (-1%).

A livello regionale i tre settori che hanno evidenziato il maggior incremento della produzione sono: i “mezzi di trasporto”, la “chimica” e la “meccanica” (rispettivamente +2%, +1,3% e +0,8%); diminuisce la produzione soprattutto dei “minerali non metalliferi” (-6,6%), dell’“abbigliamento”       (-3,4%) e della “carta-editoria” (-1,9%).

 

SETTORE ARTIGIANATO

A livello tendenziale la produzione artigiana mostra un calo del 3,2% (contro il -4,3% del trimestre precedente); il fatturato totale diminuisce del 6,2% (contro il -3,8%); gli ordini totali registrano un calo dello 0,6% (contro il -4,9%). Anche a livello regionale i principali indicatori continuano a evidenziare segni negativi, anche se in miglioramento: produzione -1,9%; ordini -2,7%; fatturato totale -3,4% (nel 1° trimestre, rispettivamente -5,5%, -6%, -5,9%). Negativo anche l’andamento dell’occupazione in Lombardia (-0,1% nel 1° trimestre), mentre a Lecco si registra una lieve crescita (+0,3%)3.

Tutti i settori ad eccezione del “legno mobilio” (+4,6%) e degli alimentari” (+0,3%) evidenziano diminuzioni della produzione; in particolare i “minerali non metalliferi” (-26,8%), l’“abbigliamento” (-15,3%) e la “siderurgia” (-7,8%).

In Lombardia mostrano incrementi della produzione le “pelli calzature” (+6%), l’“abbigliamento” (+1%) e il “legno-mobilio (+0,6%); viceversa i settori maggiormente in difficoltà sono: i “minerali non metalliferi” (-6,8%), la “carta-editoria” (-5,0%) e gli “alimentari” (-4,9%).

 

SETTORE COMMERCIO E SERVIZI

Per quanto riguarda il commercio, anche nel primo trimestre 2013 tutte le province lombarde (tranne Sondrio e Monza) evidenziano una diminuzione tendenziale del volume d’affari (Lecco   –0,7%; Lombardia -3%) sia pur meno pesanti rispetto al trimestre precedente  Negativo anche il saldo tra coloro che dichiarano un aumento e un calo degli ordini a fornitori (-39,5%, a fronte del  -49,9% regionale). Rispetto al 2° trimestre 2012, cala dell’1,4% l’occupazione (contro il -2,3% regionale).

Per quanto riguarda i servizi, nel secondo trimestre 2013 la provincia di Lecco ha visto un calo tendenziale del volume d’affari (-10%, contro il -3,5% regionale; nel trimestre precedente le variazioni erano rispettivamente 11,3% e -11,2%). Rispetto al 2° trimestre 2012 a Lecco diminuisce dell’1,9% l’occupazione (contro il -2,1% a livello regionale).

LE ASPETTATIVE DELLE IMPRESE LECCHESI PER IL 3° TRIMESTRE 2013 

Anche a causa del periodo feriale, peggiorano le previsioni sulla produzione industriale del prossimo trimestre: il saldo tra gli imprenditori lecchesi ottimisti e quelli pessimisti passa dal -3,1% della scorsa indagine all’attuale -6,2%. Anche le aspettative per la domanda estera e interna segnano un peggioramento (per la prima il saldo passa da +14,9% a +6,7%; per la domanda interna il saldo passa da -11,5% a -13,8%). Rimangono negative (e in peggioramento) le aspettative sull’occupazione (il saldo passa da -6,2% a -9,8%).Viceversa migliorano le previsioni sul fatturato il cui saldo torna ad essere positivo (da -3,1% a +2,5%).

Rimangono negative, anche se con saldi migliori rispetto al primo trimestre, le previsioni del comparto artigiano; diminuiscono i saldi negativi tra ottimisti e pessimisti relativi alla produzione (da -29,3% a -25,9%), alla domanda estera (da -4,3% a -2,4%), al fatturato (da -32,3% a -27,2%) e all’occupazione (il cui saldo passa da -7,6% a -3,7%). Peggiorano, invece; le aspettative sulla domanda interna: il saldo tra ottimisti e pessimisti passa da -28,7% a -30%.

Migliorano le previsioni del settore commercio con riferimento all’occupazione: il saldo tra ottimisti e pessimisti si attesta al -2,6% (era -15,6% nel primo trimestre), mentre peggiorano quelle del volume d’affari, il cui saldo passa da -20% a -26,3%. Anche nel comparto dei servizi, con riferimento all’occupazione migliora il saldo tra ottimisti e pessimisti (da -12% a -5,1%)., mentre peggiora quello del volume d’affari (da -16,5% della scorsa indagine all’attuale -32,9%)