Economia: cala il ricorso alla cassa ma manca la svolta

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Lavoro

LECCO – Decresce il ricorso alla cassa integrazione a Lecco, ma il capoluogo manzoniano è al secondo posto in Lombardia se il numero di ore di cassa lo si rapporta al numero degli occupati.

Questo è quanto emerge dall’elaborazione regionale della Cgil sui dati dell’Inps sulla cassa integrazione per il mese di novembre che, come denuncia il sindacato, parlano ancora della crisi industriale, della chiusura di aziende e di un aumento dei licenziamenti e della disoccupazione.

“Nel corso dell’ultimo anno – spiega la Cgil – si sono persi circa 75.000 posti di lavoro, e coloro che stanno usufruendo degli ammortizzatori in deroga sono circa 80.000 lavoratrici e lavoratori, mentre per oltre 44.000 dipendenti di 389 aziende sono stati attivati, negli ultimi due anni, i contratti di solidarietà, che sono strumenti importanti di distribuzione del lavoro per evitare licenziamenti ed esuberi”.

Complessivamente, nel mese di novembre 2013, in Lombardia si registra una crescita delle ore autorizzate di CIG del 5,08% (233.895.775 ore), una crescita della cassa ordinaria dell’6,64% (97.626.156 ore) e della cassa straordinaria del 25,06% (95.346.909 ore), mentre, per le ragioni che abbiamo sottolineato, si riduce solo formalmente la cassa in deroga del 25,06% (40.922.710 ore). Le province più colpite sono quelle di Milano (18,81%), Bergamo (14,96%), Pavia (10,31%) e Varese (6,24%).

Wolfango-PirelliA Lecco si assiste invece ad un calo generale (-12,69%), sia sulla cassa ordinaria (-10,54%) che su quella straordinaria (-4,81%); lo stesso per la CIG in deroga (-34,08%) dove però, precisa la Cgil, il calo è dovuto in parte ai precedenti ritardi delle coperture economiche da parte del Governo, e in parte al cambiamento della situazione in conseguenza delle tante chiusure di attività e di aziende, e della riduzione del tessuto produttivo, in particolare nel comparto artigiano, nel commercio e nelle PMI.

“Evidentemente i dati ci parlano di uno stop al processo di decrescita – ha sottolineato il segretario provinciale della Cgil di Lecco, Wolfango Pirelli – quello che manca è però un’inversione di tendenza a livello occupazionale”.

In effetti, se consideriamo il numero equivalente delle ore in cassa integrazione per occupato, cioè il numero “aggiuntivo” di persone senza lavoro, Lecco (6,64%) è tra le province con il risultato peggiore subito dopo Varese (8,11%), ben al di sopra della percentuale media regionale del 4,35%.