Elettricità: cala il consumo industriale, aumenta nel terziario

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LECCO – Ben 1.787,6 milioni di Kw consumati ogni ora delle imprese e 377 utilizzati nelle case dei lecchesi: sono i dati relativi a l 2012 resi disponibili dalla società Terna Spa e relativi ai consumi elettrici per settore per l’anno solare 2012 in provincia di Lecco.

Le statistiche, elaborate da Renato Ornaghi (Energy Saving Management Consultants Srl), permettono un confronto con il 2011, evidenziando un calo complessivo del 2,7%. Una decrescita nei consumi che è ancora più evidente nel settore dell’industria (-8,1) al contrario del terziario che ha visto un aumento altrettanto considerevole (11,2%); segno “più” anche nell’agricoltura (1,9%).

In modo analogo, anche nelle altre due Province brianzole i consumi elettrici complessivi sono scesi, dal -0,9% di Monza e Brianza al -2,3% di Como. Una peculiarità tutta brianzola se guardiamo al milanese, dove invece si è assistito ad un leggero calo di tutti i settori produttivi.

“Appare dunque prefigurarsi un’economia del territorio brianzolo nella quale si vanno progressivamente a sostituire i tradizionali modelli di consumo energetici “manifatturieri” con un’economia dei servizi alle imprese e alla persona – è la tesi di Ornaghi – E’ questo un segnale importante, che probabilmente già indica in che modo il territorio e l’economia brianzoli stanno rispondendo alle sfide imposte dalla globalizzazione e dalla “migrazione” delle attività di produzione di beni di consumo verso Paesi a più basso costo di manodopera”.

Il calo in Provincia di Lecco dei comparti manifatturieri di base (siderurgica, chimica, cartaria…) e non di base (alimentare, tessile, meccanica…), è rispettivamente pari al -7,2% e al -5,1%. Anche qui, molto forte è il calo dei comparti legati all’edilizia, all’estrazione da cava, e soprattutto al tessile (variazioni in calo qui superiori al 20%). Importante il calo dei consumi della filiera alimentare, i cui consumi si riducono in un anno del -8,5% ed anche la filiera del “Legno e Mobilio” paga un pesante dazio alla negativa congiuntura, con una riduzione dei consumi energetici dell’11,8%.

Guardando al terziario lecchese, è il comparto relativo ai “Servizi vendibili” a creare un incremento nei consumi elettrici rispetto al 2011, al contrario del commercio e della ristorazione che hanno fatto registrare un segno meno. Cala anche il consumo domestico (-0,3%).