Ex Tubettificio, elezioni delle Rsu, “la Uilm è oggi primo sindacato”

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Le elezioni delle Rsu all’ex Tubettificio di Lecco oggi Tecnocap

La Uilm si aggiudica 21 voti su 45. “Ma tanti lavoratori non hanno votato”

LECCO – Si è svolta la scorsa settimane l’elezione delle Rsu alla Tecnocap, l’ex tubettificio di Pescarenico rinato sotto una nuova insegna. la UILM elegge una Rsu e diventa il primo sindacato con 21 voti su 45, seguono la Fiom che elegge un Rsu e la Fim Cisl.

“Un terzo dei lavoratori purtroppo non ha votato. Questo pur qualcosa vorrà significare. I lavoratori con il loro voto ci hanno dato fiducia e responsabilità, e questo significa per noi partecipazione dei lavoratori alle scelte del sindacato e la necessaria trasparenza. Senza questo non c’è domani” sottolinea Enrico Azzaro, segretario della Uilm provinciale di Lecco.

“Sono passati anni e persi decine di posti di lavoro e competenze, da quello che era il Tubettificio, gran parte i lavoratori hanno vissuto ritardi continui dei pagamento degli stipendi e frustrazione continue – prosegue Azzaro – Lo sciopero, quello vero, lo ha proclamato la UILM, richiamando l’attenzione dei media e Istituzioni locali e questo sia ben chiaro senza avere una rappresentanza sindacale. La nostra azione di trasparenza e coraggio politico ha scosso molte persone ed Rsu di altre sigle, infatti abbiamo avuto il sostegno e la forza di portare avanti le loro ragioni. Purtroppo il Tubettificio era giunto al capolinea”.

“Da quella esperienza fallimentare – conclude il segretario della Uilm – Tecnocap ha capito che il Tubettificio aveva mercato e uomini e donne capaci nel loro lavoro, occorreva un imprenditore che facesse l’imprenditore e mettesse in ordine l’azienda. Il risultato è evidente e va dato merito di averci creduto e messo risorse, ma è altrettanto evidente, ma questo è un nostro parere, che i lavoratori necessitano  risposte ai loro bisogni, in sintesi, la crescita aziendale, se c’è,  va condivisa anche con i lavoratori, anche perché senza lavoratori motivati le imprese non vanno da nessuna da parte”.