Filca, i sindacati insistono: “Servono garanzie per i lavoratori”

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Giuseppe Cantatore (Fillea Cgil)
Giuseppe Cantatore (Fillea Cgil)
Giuseppe Cantatore (Fillea Cgil)

LECCO – Lungo incontro quello di martedì pomeriggio tra Filca e sindacati, al cospetto del commissario giudiziale Riccardo Nucera che ha convocato le parti su sollecitazione delle organizzazioni sindacali, preoccupate per le sorti della cooperativa edile.

Dallo scorso agosto sono scattati i 120 giorni di proroga entro i quali Filca dovrà presentare un piano di ristrutturazione del debito che soddisfi i propri creditori. Anche i lavoratori, 83 in tutto quelli in capo alla cooperativa, hanno retribuzioni arretrate da incassare, oltre alla buona uscita destinata ai 53 esuberi annunciati, alcuni dei quali già in mobilità pur non avendo ancora ricevuto l’indennità dall’Inps.

Per questo nei mesi scorsi era stato siglato un accordo sindacale affinché venissero elargite, con versamenti dilazionati nel tempo, le spettanze ai dipendenti, acquisendo un prestito dagli istituti di credito. Con la richiesta della procedura di concordato da parte dell’azienda, però, denunciano da Fillea Cgil, sono stati bloccati anche i pagamenti delle retribuzioni arretrate.

“La nostra preoccupazione nasce dalla mancata applicazione dell’accordo – spiega il sindacalista Giuseppe Cantatore – quello che chiediamo sono garanzie per i lavoratori, i licenziamenti hanno un senso se inquadrati in un piano industriale che consenta anche di far ottenere ai dipendenti quanto devono riscuotere dall’impresa, altrimenti i licenziamenti sono impugnabili ed è una possibilità che alcuni lavoratori hanno già preso in considerazione”.

Inoltre, il sindacalista della Cgil spinge affinché i tempi della proroga siano rispettati, “ancor meglio anticipati”. Lo spauracchio è anche quello di giungere a fine anno senza aver sottoposto a mobilità i lavoratori destinati a tale ammortizzatore che, dal 2017, sottolinea Cantatore, non sarà più possibile ottenere per effetto della riforma del mercato del lavoro.

“Il commissario giudiziale ci ha ribadito che in questa fase non può intervenire direttamente sulla stesura del piano industriale che Filca dovrà presentare – spiega il sindacalista – ma ci ha assicurato che vigilerà sulla contabilità aziendale, verificando che vengano applicate le normative di legge. Il nostro obiettivo è che Filca possa attuare la ristrutturazione del debito e siamo disposti a rivedere l’accordo, purché vengano offerte le giuste garanzie ai lavoratori”.