Il Tubettificio riapre i cancelli. Si lavora per far ripartire la fabbrica

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LECCO – La storica fabbrica di Pescarenico torna a vivere: un sogno che meno di un anno fa sembrava difficile da vedersi realizzare, invece questo lunedì i cancelli del Tubettificio Europeo si sono aperti nuovamente e i primi lavoratori hanno fatto ritorno in ditta.

E’ la nuova era del ‘tubetto’ targata Tecnocap, l’azienda della provincia di Salerno, già leader della produzione di imballaggi per cosmetici e alimentari, che ha acquistato l’attività lecchese, fallita la scorsa estate, per 4,1 milioni di euro.

L’atto di acquisto è stato siglato ufficialmente giovedì ma nei giorni precedenti i referenti della Tecnocap avevano effettuato diversi colloqui con gli ex lavoratori, provvedendo al momento ad una decina di assunzioni, con inizio contratto a partire proprio questo lunedì.

Da quel che si apprende si tratterebbe di manutentori ed elettricisti, tecnici che si adopereranno sui macchinari per prepararli alla produzione che, secondo indiscrezioni, potrebbe ripartire effettivamente dal prossimo aprile. Nel frattempo si attendono notizie ufficiali dalla Tecnocap; fonti interne confermano che in questi giorni sono in corso le verifiche agli impianti della fabbrica lecchese per pianificare l’attività futura dello stabilimento.

Uno dei lavoratori del Tubettificio, lunedì all’uscita per la pausa di mezzogiorno

 

Ora si attende l’incontro conoscitivo da parte dell’impresa campana con le parti sociali, per il quale i sindacati hanno chiesto alla Provincia di farsi promotrice e cui parteciperà anche il Comune di Lecco.

“Dopo tanti tavoli istituzionali per aziende in crisi, finalmente si discute di prospettive future – sottolinea il consigliere provinciale con delega al Lavoro, Giuseppe Scaccabarozzi – stiamo decidendo una data prendendo contatti con l’azienda, presumibilmente sarà la prima settimana di marzo. Avremo modo di accogliere i rappresentanti di Tecnocap per conoscerli meglio, sapendo che si tratta di un’azienda estremamente, e apprendere i loro piani sul nostro territorio”.