Konig e il presidio al Pirellone. La lettera di Fim e Fiom e la replica

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Il presidio della Uilm di fronte al Pirellone

LECCO – Il presidio di fronte al Palazzo della Regione promosso dalla Uilm sulla vertenza Konig ha inasprito i rapporti tra i sindacati. Sulla questione, Fiom Cgil e Fim Cisl hanno inviato una nota con alcune precisazioni:

“La foto del presidio davanti alla Regione Lombardia mostra 8 persone sventolanti bandiera della UILM. Apprendiamo dalla rsu e dai lavoratori dellla Konig che hanno visto l’articolo sul sito che soltanto 4 di questi sono effettivamente dipendenti Konig che hanno aderito allo sciopero proclamato dalla sola UILM (nonostante, si badi bene, il parere contrario della stragrande maggioranza dei lavoratori). I lavoratori Konig, coerentemente con quanto deciso assieme, erano presenti in azienda a presidiare il proprio lavoro. Chi sono gli altri portatori di bandiere? Non tocca certo a noi spiegarlo.

Il segretario della UILM afferma: “E’ mai possibile che non si siano richieste garanzie occupazionali e di investimento sul sito di Molteno?”. Due domande molto semplici: a chi si riferisce? Dov’era il signor Azzaro a settembre 2015?

Grazie e cordiali saluti”.

Giovanni Gianola (Fim Cisl)

 Luigi Panzeri ( Fiom Cgil Lecco).


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La replica della Uilm:

“E bene ricordare che la Uilm a settembre non c’era in quanto la stessa non è stata avvisata nonostante avessimo degli iscritti.

Le responsabilità a chi imputarle? saranno avvenute delle distrazioni oppure si sa la rete è lenta… A febbraio casualmente abbiamo appeso che la Konig era in Cig. A questo proposito abbiamo chiesto spiegazioni a Confindustria Lecco.

È bene ricordare che è una violazione normativa non avvisare tutte le OO.SS in presenza di richiesta di ammortizzatori sociali. E su questo abbiamo fatto presente quanto sia avvenuto e le possibili ricadute e conseguenze nel rispetto della Legge 300.

Detto questo proprio per evitare ricadute sul l’azienda e a stavolta sui lavoratori ci siamo limitati ad un incontro per formalizzare l’accordo di Cig in sede confindustriale e l’allora Ad Maiocca. A chi ha detto dov’era la Uilm lo chieda a chi ha rappresentato la stessa fino al 2024. Oggi la condizione e’ diversa.

Per la vertenza in corso bisogna guardare avanti e pensare che il confronto e’ con la proprietà austriaca e alle parole occorre dare continuità e non dividendo i lavoratori già stanchi e sfiniti visto che la notizia correva in azienda da tempo, molto prima che la Uilm si presentasse il 29 aprile in assemblea unitaria”.

 

Enrico Azzaro,  Uilm Lecco