Konig: il caso in Regione. “Sostenere la riconversione”

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MILANO / MOLTENO – Si è svolto nell’aula della commissione Attività Produttive, al palazzo della Regione, il tavolo di confronto sul caso Konig. Da un lato l’azienda, che ha ribadito la propria intenzione di delocalizzare la produzione fuori dall’Italia, dall’altro i sindacati che hanno chiesto un ripensamento alla proprietà per scongiurare gli oltre cento esuberi annunciati.

Nel mezzo i rappresentanti dell’istituzione regionale, tra i quali il consigliere regionale Mauro Piazza: “Se la Konig-Pewag ha soldi a disposizione per agevolare l’uscita dei 106 dipendenti che considera in esubero (e tanti, come ha dichiarato poco fa l’amministratore delegato Giovanni Zancopè), allora li metta subito a disposizione per fare marcia indietro e riconvertire la struttura di Molteno. Da parte sua Regione Lombardia farà la propria parte e metterà in campo le risorse e gli strumenti di cui dispone, tra cui gli accordi di competitività, per agevolare un percorso che reputo possibile e che può portare a mantenere la produzione industriale”.

konig corteo lecco (12)Piazza ha invitato l’azienda a “capire se ci si può muovere in un’altra direzione, rimettersi al tavolo e comprendere se c’è un altro percorso, che deve contenere anche uno sforzo di carattere territoriale. Penso in particolare a un tavolo provinciale, dove incrociare le necessità di crescita di alcune aziende con le dismissioni da parte di altre, per capire se c’è spazio per creare poli attrattivi dove far confluire risorse, incentivi e sgravi economici – ha aggiunto Piazza – Abbiamo nel Lecchese aziende che vanno bene o anche molto bene, alle prese con esigenze di ampliamento degli spazi, che a Molteno e alla Konig potrebbero trovare collocazione”.

Ma, e Piazza lo ha ribadito senza mezzi termini, “è solo una questione di volontà da parte di Konig-Pewag a mantenere l’attività industriale o a essere disponibili a una riconversione. Regione Lombardia e le altre istituzioni territoriali ci sono e sono pronte a fare la loro parte”.

La strada è in salita, ribadiscono Giovanni Gianola e Luigi Panzeri, sindacalisti di Fim e Fiom, che hanno ringraziato le istituzioni. La commissione, hanno riferito i rappresentanti dei lavoratori, si impegnerà a portare in consiglio una mozione per chiedere un incontro al Ministero dell’Economia, rafforzando così la richiesta inviata già nei giorni scorsi dai sindacai al Mise.

Il consigliere Pd Raffaele Straniero ha sottolineato l’importanza dell’audizione odierna nel quadro delle trattative e del confronto tra azienda e lavoratori. “Credo comunque che il Consiglio Regionale non debba fermarsi qui – ha dichiarato – . Serve infatti attivare tutti gli strumenti che Regione Lombardia ha a disposizione sulla base della legge sulla competitività per trovare ancora dei varchi e degli spiragli sui quali è bene lavorare ancora. Mi unisco all’appello dei colleghi per chiedere all’azienda di non aprire ancora la procedura di licenziamento, come ha fatto sinora e continuare la trattativa nella logica di una riorganizzazione del lavoro piuttosto che dell’abbandono definitivo della produzione”.