La cassa straordinaria si impenna, sono 72 le aziende coinvolte

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lavoro (1)LECCO – La ripresa? Sì, ma della cassa integrazione straordinaria che nel lecchese è tornata a salire con un’impennata impressionante: il 48,28% in più al confronto tra il periodo gennaio-settembre di quest’anno con i primi nove mesi del 2013.

Complessivamente, secondo i dati elaborati dalla Cgil, si parla di 5,82 milioni di ore autorizzate contro i 3,92 milioni che si erano accumulate tra gennaio e settembre dello scorso anno.

La cassa straordinaria è cresciuta in modo particolare nel commercio dove, nei periodi presi in esame, è passata da 167,4 mila ore autorizzate nel 2013 alle attuali 631,6 mila. L’incremento si è visto anche nel metallurgico (da 382,2 mila a 736,7 mila ore) e nell’alimentari (da 16,5 a 231,05 mila ore), settori nei quali è avvenuto un travaso di ore autorizzate dalla cassa ordinaria alla straordinaria, la prima diminuita di un milione di ore nel metallurgico (attestandosi a 647 mila ore) e di 140 mila ore nell’alimentari (dove nei primi mesi di quest’anno si contano 7,5 mila ore).

L’ordinaria si è ridotta del 49,66% (da 7,197 a 3,622 milioni di ore) tranne che nell’edilizia dove si è avuta una leggera crescita (da 136 mila a 192 mila ore). Il crollo più evidente dell’ordinaria ha riguardato il settore comunicazioni (da 68,5 mila ore a 6,2 mila) nel meccanico dove si è dimezzata (passando da 3,14 ad 1,45 milioni di ore).

La cassa in deroga ha invece conosciuto una leggera diminuzione da 1,5 milioni a 1,05 milioni (-30,75%), dovuto però alle recenti norme che consentono l’utilizzo di questo ammortizzatore non più per tutto l’anno ma solo per 8 mesi su 12, come sottolinea il segretario provinciale della Cgil lecchese, Wolfango Pirelli:

Wolfango Pirelli - CGIL
Wolfango Pirelli – CGIL

“La riduzione della cassa in deroga è esclusivamente legata alle nuove leggi, non sono diminuite le richieste, il problema è che non c’è copertura. C’è un decremento della cassa integrazione ordinaria ma allo stesso tempo un’incredibile impennata per la straordinaria rispetto allo scorso anno e questo è un dato molto preoccupante che fa presagire nuovi licenziamenti nel lecchese – spiega Pirelli – in questi mesi si è parlato di segnali di ripresa che però non si riflettono in termini di occupazione e di inversioni di tendenza”.

Nei primi nove mesi dell’anno sono state 72 le aziende che hanno fatto ricorso a decreti per la cassa straordinaria: nove per il concordato preventivo, 37 per contratti di solidarietà, venti sono state le crisi aziendali e quattro i fallimenti, due invece per riorganizzazione e per ristrutturazione aziendale.

“Finiti degli strumenti se ne utilizzano degli altri come quello della solidarietà , il cui ricorso è in crescita da tempo – prosegue il segretario CGIL – è evidente che sia peggiorata la situazione riguardo a crisi e fallimenti, a livello mediatico emergono gli esempi più evidenti – come quello delle Trafilerie Brambilla o dell’ex ERC di Calolziocorte (ndr) – ma ci sono tanti casi meno noti che compongono un panorama di generale difficoltà”.