La Cisl Monza-Lecco conferma i propri vertici, Rita Pavan segretaria

Tempo di lettura: 4 minuti
Da sinistra Mirco Scaccabarozzi, Rita Pavan, Mario Todeschini
Da sinistra Mirco Scaccabarozzi, Rita Pavan, Mario Todeschini

 

 

BOSISIO – II Congresso della Cisl Monza Brianza Lecco ha riconfermato la segreteria uscente: Rita Pavan, 59 anni, milanese, esperienza nella categoria del commercio e nella Cisl Lombardia, sarà ancora segretaria generale. Sarà affiancata da Mario Todeschini, 56 anni, lecchese, proveniente dal settore metalmeccanico, e da Mirco Scaccabarozzi, 56 anni, monzese, che ha lavorato nella categoria della scuola. La segreteria, che rimarrà in carica fino al 2021, dovrà portare a termine la delicata fusione tra Cisl Monza Brianza e Cisl Lecco avviata nel 2013.

“Dopo la fusione – ha detto Rita Pavan nella sua relazione introduttiva -, si sono superate molte resistenze e contrarietà iniziali. Inutili sarebbero i trionfalismi, poiché la strada per sentirsi un unico territorio non è conclusa, ma è a buon punto”.

La Cisl Monza Brianza Lecco conta due sedi principali, 42 sedi di zona e 89 recapiti. Le persone che operano nell’organizzazione sono 2.249. Tra i 90mila iscritti, le nuove tessere 2016 sono state 14.484. E di queste il 62% è composto da lavoratori attivi. La Cisl ha un legame stretto col mondo del lavoro con presenze in 5.832 aziende e 1.125 delegati.

Il sindacato si è trovato a operare in un contesto segnato dalla crisi. Gli occupati nel territorio brianzolo sono in calo: dai 373.482 di fine 2015, nel 2016 si è passati a 371.690. Nella provincia di Lecco, invece, c’è stato un aumento: da 147.116 a 150.075. In Brianza, comunque, sono più gli uomini a perdere il posto (meno 4.545 occupati nel raffronto 2015-2016), mentre sono in crescita le donne occupate (più 2.754). Fondamentale resta comunque l’attività svolta dall’Ufficio Vertenze, che nel 2016 ha recuperato a favore dei lavoratori 9.949.600 euro. Quasi 10 milioni di euro “riguadagnati” attraverso 948 pratiche relative a vertenze e fallimenti e 207 procedure concorsuali.

La crisi ha portato sul territorio una forte sfiducia. A confermarlo, un’indagine effettuata con Cisl e Cgil territoriali (i cui dati completi verranno presentati prossimamente). Il 50% dei 629 lavoratori interpellati teme di perdere il posto di lavoro, il 63% ha paura che le sue condizioni di lavoro peggiorino, solo il 30% è soddisfatto del lavoro che svolge.

Ma perché tanta sfiducia? “Rispetto agli anni Quaranta e Cinquanta – ha osservato Egidio Riva dell’Università Cattolica di Milano che ha seguito la ricerca – non è aumentata l’incertezza. Anche allora c’erano precarietà e disoccupazione diffuse. Ciò che è cambiato è il contesto. Oggi ci troviamo di fronte a una società frammentata, nella quale le famiglie sono meno numerose e più frantumate, la speranza di vita è aumentata, ma gli anziani anche bisogno di cure. Le famiglie sono quindi esposte a più rischi con meno risorse”.

“Come Ust – ha concluso Rita Pavan -, siamo una struttura che, per usare una battuta, in questi quattro anni non ha dato troppi grattacapi ai livelli superiori: vale per il gruppo dirigente uscente, eletto a giugno dello scorso anno, e per quello venuto prima, che colgo l’occasione per ringraziare nella sua interezza. Abbiamo promosso alcune nuove iniziative che vorremmo far diventare permanenti, quali i “Venerdì della Cisl”. Tentiamo, nel limite delle risorse disponibili, di investire sulla prima linea, i servizi, l’accoglienza, le attività dei dipartimenti, anche se ci sono ancora ampie aree di miglioramento. Da febbraio 2016, funziona lo sportello lavoro a Monza a Lecco, lo Ial ha iniziato recentemente a operare anche a Monza, oltre che a Lecco. Stiamo inaugurando un tentativo di conoscenza e coordinamento tra tutte le lavoratrici e lavoratori dei servizi. Abbiamo inaugurato progetti di sinergia con alcune Categorie, all’Ufficio vertenze e nei dipartimenti mercato del lavoro e organizzativo.  Abbiamo molte aree di miglioramento da perseguire, sia sul piano politico sindacale che organizzativo: la formazione, i servizi, l’accoglienza nelle sedi. Un limite sopra tutti: la scarsa presenza di giovani, ad eccezione di alcuni servizi, e un’attività che meglio risponda alle trasformazioni del lavoro. Così come ci prendiamo l’impegno di realizzare il progetto “Giovani in Cisl”, realizzazione permanente e strutturata di esperienze di alternanza scuola lavoro, stage e tirocini nelle nostre sedi: un modo concreto per avvicinare i giovani al sindacato e contribuire alla formazione degli stessi. Con tutti i nostri limiti, come segreteria Cisl, cerchiamo di essere coesi e di mirare ai risultati”.

La Cisl Monza Brianza Lecco si inserisce in un’organizzazione che sta cambiando. “Il nostro sindacato – ha osservato Gigi Petteni, Segretario confederale Cisl – ha messo in campo quegli strumenti necessari per rilanciare la sua azione dopo i problemi interni vissuti negli scorsi anni. È stata inoltre in grado di delineare una linea (incentrata sulla contrattazione e sul mutualismo) che ci permette di guardare oltre alla concertazione. Credo che la Cisl ora sia pronta a guardare con fiducia al futuro e alle sfide che ci porrà”.