La crisi colpisce anche Unionservice, cassa in arrivo da settembre

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Il presidente Daniele Riva

LECCO – La crisi economica non si ferma nel lecchese: le imprese faticano a riprendersi, ritardano o non pagano i servizi, e anche Unionservice Lecco srl, la società di servizi di Confartigianato Lecco, è costretta a mettere in cassa integrazione circa 65 dei suoi 85 dipendenti.

“Nessun posto di lavoro è in pericolo – rassicura il presidente di Confartigianato, Daniele Riva – dobbiamo solo riorganizzarci per affrontare questa fase particolarmente pesante. Si prospetta una decisione delicata ma necessaria, quale il ricorso alla cassa integrazione da settembre fino alla fine dell’anno”.

Una riorganizzazione, quella di Unionservice, che andrà dall’elaborazione delle paghe alla contabilità, all’assistenza agli artigiani per tutto ciò che riguarda i temi fiscali e sindacali.

“Il momento è difficile per tutti – continua Riva – da una parte cala il lavoro, dall’altra i nostri associati fanno sempre più fatica a rispettare i termini di pagamento per i servizi da noi erogati. Confidiamo di ripensare i modelli organizzativi in modo da permettere un utilizzo della cassa estremamente limitato, con una media di un giorno alla settimana per dipendente”.

La notizia è stata comunicata lunedì mattina ai dipendenti nel corso di un’assemblea convocata dal Comitato di Presidenza, al quale ha partecipato, a fianco del presidente Riva, il Segretario Generale Vittorio Tonini:

“Il contratto che applichiamo al nostro interno ci permette di formulare una richiesta di Cassa in Deroga – chiarisce Tonini – Le modalità con cui affronteremo il periodo di Cassa sarà oggetto di discussione e condivisione nei prossimi giorni con i responsabili dei servizi e con gli stessi lavoratori. Abbiamo chiesto a tutta la struttura di fare uno sforzo per il bene dell’Associazione e nell’interesse delle imprese che rappresentiamo, dando continuità nel garantire la qualità dei nostri servizi”.

“Da una fase di difficoltà – continua Tonini – si può ripartire per meglio organizzare i nostri servizi, valorizzando le competenze e le professionalità dei collaboratori. In un momento così preoccupante per la nostra economia dobbiamo rimetterci tutti in discussione, e i dipendenti molto responsabilmente l’hanno capito”.