La Meci traccia la strada per il futuro dell’edilizia

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Paolo Valassi

ERBA – Bilancio positivo per la trentesima edizione della MECI di Erba, conclusasi ieri sera al Centro espositivo Lariofiere di Erba: 13.500 sono state infatti le presenze fatte registrare nei tre giorni di manifestazioni.

Lo ha rimarcato anche il presidente del Gruppo di lavoro, ingegnere Paolo Valassi: “Il buon numero di visitatori testimonia un interesse che l’evento continua a suscitare tra addetti ai lavori e grande pubblico nonostante la grave crisi che interessa l’edilizia. Proprio per questo un ringraziamento particolare va agli espositori, che hanno voluto dimostrare con la loro presenza che questo settore vuole continuare ad essere protagonista dell’economia dei nostri territori”.

“Un altro particolare ringraziamento va alla struttura di Lariofiere e all’intero comitato organizzatore, costituito da ANCE Como e Lecco, dal Politecnico di Milano e dagli ordini professionali degli architetti, degli ingegneri e dei geometri e geometri laureati delle due province lariane. – continua Valassi – Il programma di incontri e convegni che insieme abbiamo messo a punto è stato di indubbio valore e ha saputo affrontare alcuni dei temi di maggiore attualità che toccano da vicino il nostro mondo con una visione prospettica e a tutto campo”.

“L’edilizia e il grande indotto che attorno ad essa ruota ha bisogno di essere rimessa al centro delle politiche nazionali, regionali e locali per poter essere rilanciata e tornare a svolgere quel ruolo di motore dello sviluppo che ha sempre giocato. – conclude il presidente del Gruppo di lavoro della trentesima MECI – La riqualificazione sotto il profilo energetico, della sicurezza e dell’isolamento acustico del patrimonio edilizio esistente, pubblico e privato, è la grande sfida che ci attende: una sfida da cui può derivare una forte spinta alla ripresa. Ma occorre un quadro di riferimento normativo certo e definito ed è necessario che chi ci governa renda strutturali gli incentivi dedicati a questo grande progetto di ammodernamento delle nostre città, in linea con quanto richiesto dall’Unione Europea e seguendo i positivi esempi che ci vengono proposti dagli altri Paesi”.