Affari in calo con il Regno Unito per le imprese lecchesi. “Brexit? Non spaventa”

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Interscambio commerciale da 236 milioni tra Lecco e Regno Unito

L’export verso l’UK vale 151 milioni di euro per le imprese lecchesi

MILANO / LECCO – Nel 2019 il totale degli scambi commerciali tra le imprese della provincia di Lecco e il Regno Unito ha fatto segnare una diminuzione: 236 milioni di euro nel 2019 (-16,6%) rispetto al 2018 quando invece la cifra superava i 283 milioni di euro.

Sono i dati pubblicati dalla Camera di Commercio di Milano-Monza-Lodi in uno studio correlato alla futura uscita del Regno Unito dall’Unione Europea.

Per Lecco le esportazioni ‘parlano’ inglese per 151 milioni di euro, dato stabile rispetto allo scorso anno, mentre calano le importazioni da 131 milioni nel 2018 agli 85 milioni di quest’anno.

UK. Lombardia 1° regione per scambi commerciali

È di oltre 6 miliardi in nove mesi l’interscambio lombardo con il Regno Unito. In crescita l’export, +1,8%, in flessione l’import, -11,6%. La Lombardia è prima regione italiana nei rapporti commerciali con un quarto del totale nazionale (24,3%). Su un interscambio italiano di 26,5 miliardi, in aumento del 3,6% grazie soprattutto all’export (+6,3%). Dopo la Lombardia vengono Emilia Romagna con 4,4 miliardi, Veneto e Toscana con oltre 3 miliardi, Piemonte con 2,5 miliardi.

Le altre province lombarde

Tra le prime lombarde dopo Milano ci sono Bergamo con 747 milioni, Brescia con 693 e Varese con 645 milioni. Complessivamente è Sondrio a crescere di più: +7,9%. La Lombardia esporta nel Regno Unito soprattutto macchinari (15,9% del totale) e moda (12,1%) e importa prodotti chimici (14,9%).

La Brexit non fa paura

Brexit, per quattro imprese che operano con l’estero su dieci non avrà conseguenze. In particolare il 21% delle imprese che ha rapporti internazionali non crede che avrà alcuna conseguenza sul business e il 17% ritiene che saranno pochissime.

Si aspetta qualche conseguenza negativa il 24%, conseguenze abbastanza negative per l’8%. Lo 0,9% si aspetta invece molte conseguenze negative con un peso importante sul business dell’azienda.

Lo rileva un’indagine di Promos Italia, l’agenzia nazionale del Sistema camerale per l’internazionalizzazione, insieme alla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi su oltre duecento imprese già attive o interessate a espandersi sui mercati esteri realizzata a dicembre 2019.

Per le imprese sono importanti i rapporti con il Regno Unito e vorrebbero ulteriormente espandere il proprio business in Europa, con il Regno Unito che attrae l’interesse del 15%. Già in rapporti commerciali con il Regno Unito è il 21%