Ance, in tanti al convegno sulla nuova legge per la rigenerazione urbana

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Oltre 120 partecipanti al convegno di Lecco

“Spinta decisiva al recupero del patrimonio edilizio esistente”

LECCO – Oltre 120 i partecipanti, venerdì mattina, presso la sala convegni dell’Espe a Lecco (e 30 a Sondrio in videoconferenza) al convegno di presentazione della nuova legge regionale n. 18/2019 dal titolo “Misure di semplificazione e incentivazione per la rigenerazione urbana e territoriale, nonché per il recupero del patrimonio edilizio esistente. Modifiche e integrazioni alla legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 (Legge per il governo del territorio) e ad altre leggi regionali”.

Un incontro di approfondimento promosso da Ance Lecco Sondrio e Ance Lombardia – in collaborazione con gli ordini degli Architetti e degli Ingegneri e i collegi dei Periti Industriali, dei Geometri e Geometri Laureati delle due province – per un provvedimento da tempo atteso, sia per il contributo significativo che pare in grado di dare al processo di trasformazione del volto delle nostre città e in particolare delle aree oggi più degradate, sia per l’impulso che può offrire all’iniziativa privata e, di conseguenza, alla filiera della costruzioni.

Ad introdurre l’evento è stato Mauro Piazza, Consigliere regionale e presidente della Commissione speciale autonomia e riordino delle autonomie locali di Regione Lombardia: “Questo strumento appare estremamente importante se guardiamo una realtà come la città di Lecco, che presenta molte aree da rigenerare e riqualificare. E’ un completamento ideale rispetto alla Legge sul consumo del suolo, approvata lo scorso anno, perché favorisce l’uso del consolidato urbano esistente”.

Il convegno ha visto quindi l’intervento dell’Assessore al Territorio e Protezione civile di Regione Lombardia Pietro Foroni, che della nuova legge è stato fin dalla sua elezione convinto propugnatore. Un impegno, quello messo in campo proprio dall’assessore Foroni e dalla sua struttura, rappresentata dal Dirigente dell’Unità organizzativa Urbanistica e Assetto del territorio di Regione Lombardia Filippo Dadone, che ha potuto avvalersi del positivo lavoro condotto nella precedente legislatura dal Tavolo Interdirezionale per la Rigenerazione, a cui Ance Lombardia ha preso parte insieme ad Anci, e che nella nuova legislatura è proseguito e si è intensificato.

Obiettivo condiviso, come ha successivamente ricordato nelle conclusioni Paolo Valassi in qualità di coordinatore della Commissione Edilizia e Territorio di Ance Lombardia, la redazione di un testo “volto a dare una decisiva spinta al recupero del patrimonio edilizio esistente anche come possibilità di sviluppo del settore sempre più necessario dopo l’entrata in vigore della normativa sulla riduzione del consumo di suolo e soprattutto dopo dieci anni di crisi che ha dimezzato il comparto delle costruzioni”.

E la Legge, approvata il 26 novembre scorso, costituisce effettivamente un importante strumento per il cambiamento e la trasformazione dei nostri Comuni. Molti gli aspetti positivi che il sistema Ance riconosce a questo nuovo testo, a cominciare dalla significativa riduzione, nell’ordine del 60%, degli oneri di urbanizzazione per interventi di rigenerazione e recupero, con la facoltà per i Comuni di accrescere ulteriormente tale beneficio. Altri punti qualificanti sono lo snellimento e la semplificazione degli iter autorizzativi, anche con la riscrittura delle disposizioni sui “Programmi integrati di intervento”, e l’introduzione di “bonus volumetrici” fino al 20% dell’indice di edificabilità previsto dal Pgt per gli interventi sul patrimonio edilizio esistente che perseguano finalità di elevata qualità edilizia e ambientale, premiando anche la gestione del cantiere in termini di tutela dell’ambiente e la sicurezza sul lavoro.

“E’ stata approvata – ha affermato Valassi – una legge immediatamente applicabile che ha effetti diretti e ha ridimensionato la discrezionalità delle amministrazioni comunali. Importanti innovazioni anche in merito alla flessibilità delle destinazioni d’uso, nell’uso temporaneo e nel recupero di edifici rurali quest’ultimo anche perché permette di manutenere una parte di territorio da eventi meteo come quelli della scorsa estate. Tra le nostre proposte accolte nella legge evidenzio che tutti i bonus e le riduzioni previste riguardano tutti gli edifici esistenti, senza distinzioni, come pure l’estensione delle deroghe non solo alle altezze ma ad ogni altro limite di superficie o morfologico. Altrettanto fondamentale è l’accoglimento della nostra proposta di estensione dell’applicazione del principio di indifferenza funzionale fino a 500 mq, come pure la possibilità prevista nel nuovo articolo che disciplina gli usi temporanei in tema di rispetto dei requisiti igienico-sanitari”.

Alla base delle scelte qualificanti di questa legge sta certamente il percorso di ascolto e dialogo che ha visto Regione, Ance e Anci confrontarsi in modo propositivo. E ora, come sottolineato dal sindaco di Lecco Virginio Brivio, occorre sfruttare fino in fondo le potenzialità del provvedimento: “E’ una grande occasione per le nostre città: dovremo saper lavorare insieme, pubblico e privato, per cogliere questa opportunità”.