Appalto pulizia Asst Lecco: incrementi orari insufficienti, ma è un primo passo

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Il presidio delle lavoratrici del settore delle pulizie a febbraio

I sindacati incontrano le società Dussmann e Orso Blu

“Primi risultati ma rimane lo stato di agitazione”

LECCO – Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno incontrato nella giornata di ieri (giovedì) le società Dussmann e Orso Blu, e dopo un lungo incontro hanno preso atto che a oggi le società procederanno con decorrenza dal 1° marzo con un primo, lieve, aumento degli orari contrattuali.

“La misura di questo primo incremento si aggira a seconda dei casi tra il 10 e il 15% dei monte ore applicati fino a oggi, il che significa nei fatti la restituzione di poco più di un terzo del monte ore tagliato dalle Società al momento dell’avvio della loro gestione dell’appalto – fanno sapere i sindacati -. Durante l’incontro abbiamo ottenuto garanzie circa il fatto che questo incremento può essere considerato una sorta di ‘acconto’ poiché confidiamo che ne seguirà un altro, a seguito del perfezionamento formale del contratto tra le società e Asst, e l’avvio di una nuova organizzazione del lavoro che dovrebbe essere più puntuale rispetto ai servizi svolti e riconosciuti”.

“Come Organizzazioni Sindacali abbiamo ritenuto che, seppur insufficiente rispetto al ‘dovuto’, questo può essere considerato un primo passo che almeno parzialmente da un segnale di possibile ripristino di condizioni contrattuali dignitose – continuano -. Nell’ambito di questa nuova fase del negoziato abbiamo quindi dato a Dussmann/Orso Blu poco più di un mese, a aprile, per verificare la possibilità di riconoscere un secondo incremento. Vista la possibile evoluzione della situazione abbiamo ritenuto di sospendere lo sciopero e le altre iniziative proclamate e rimandarle a una data futura nel caso in cui non si addivenisse a un ulteriore, e più soddisfacente, incremento. Per questo motivo si conferma comunque lo stato di agitazione e si invitano le lavoratrici e i lavoratori di questo appalto a non desistere e a tenersi pronti comunque alla mobilitazione”.