Birra artigianale ‘lombarda’, arriva una legge per tutelarla e valorizzarla

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Progetto di legge sui birrifici artigianali approvato in commissione regionale al Pirellone

Si pensa ad un marchio collettivo e ad interventi di sostegno al settore. In Lombardia i birrifici sono oltre trecento, triplicati in dieci anni

 

LECCO – Tutelare e promuovere, anche attraverso l’istituzione di un marchio collettivo, i birrifici artigianali che operano sul territorio regionale lombardo e che rappresentano una realtà importante sia come fattore di occupazione diretta sia per la capacità di attrazione del turismo enogastronomico: questo è l’obiettivo del progetto di legge che ha ricevuto il primo ‘sì’ in Regione Lombardia. Sarà compito della Giunta regionale ora stanziare le risorse adeguate.

“Finalmente  – ha commentato il relatore Floriano Massardi (Lega) – diamo ossigeno a un comparto di nicchia ma in grande espansione che occupa molti giovani. La salvaguardia delle tradizioni e della cultura enogastronomica dei nostri territori è da sempre una priorità della nostra azione amministrativa, come dimostra la recente approvazione della legge regionale sulla promozione dello spiedo bresciano di cui sono stato relatore in aula”.

I birrifici artigianali rappresentano una realtà di nicchia ma in forte espansione. Sono 327 le realtà operative in Lombardia (triplicate in 10 anni) con un numero di addetti superiore alle 1500 unità e un fatturato stimato in 70 milioni di euro.

“Con l’approvazione pressochè unanime di questo progetto di legge – ha commentato il Presidente della Commissione Agricoltura Ruggero Invernizzi (Forza Italia) – abbiamo portato a termine un lavoro impegnativo producendo un testo strategico per un settore che va valorizzato e fatto conoscere. Il riconoscimento dei microbirrifici artigianali può rappresentare, infatti, una svolta reale per l’intera filiera ed essere anche un volano turistico per la nostra regione. Si tratta di un progetto di legge assolutamente innovativo che pone Regione Lombardia all’avanguardia a livello nazionale. Auspico – ha concluso Invernizzi – che si possa calendarizzare il testo in Consiglio regionale entro fine anno per concludere definitivamente l’iter legislativo della legge”.