‘Boom’ di cassa integrazione ad ottobre: +244,9% nel lecchese

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Cresce la cassa integrazione ad ottobre rispetto a settembre. Lo studio della Uil

Effetto ‘zona rossa’ sulle imprese: +244% in provincia di Lecco

LECCO – Il 10° rapporto UIL del Lario sulla cassa integrazione nelle Province di Como e Lecco rileva un aumento della richiesta di ore di cassa integrazione da parte delle imprese nel mese di ottobre rispetto al mese precedente, crescita ancora più evidente se il confronto è fatto tra ottobre 2019 e ottobre 2020.

“Lo tsunami economico si manifesta in tutta la sua drammaticità nel confronto dei primi 10 mesi del 2020 con lo stesso periodo del 2019” sottolinea il sindacato.

I dati sono evidente e a questi si dovrebbero sommare anche quelli riguardanti il FIS (fondo integrazione salariale) ma l’INPS non fornisce il dato per Provincia ma solo per Regione, e del FSBA (fondo di solidarietà bilaterale per l’artigianato).

Ad ottobre la cassa integrazione totale è in forte aumento rispetto al mese di settembre (Como +62,4%;  Lecco +244,9%) e decisamente di più se confrontato con l’ottobre dello scorso anno (Como +853,7%; Lecco +325,7%). E’ inevitabilmente peggiore il dato se allargato ai primi dieci mesi dall’anno (gennaio-ottobre) rispetto allo stesso periodo del 2019 (Como +993,0%; Lecco +1.478,5%).

Sul territorio di Como, il totale dei lavoratori in cassa integrazione tra gennaio e ottobre sale a 22.928, nel lecchese invece a 13.291.

Tutti i settori hanno subito le conseguenze dell’emergenza sanitaria Covid-19 nel periodo gennaio-ottobre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019:

  • Industria: Como +713,8%; Lecco +1.192,2%.
  • Edilizia: Como +1.218,4%; Lecco +1.944,7%.
  • Artigianato: Como +8.115.900,0%; Lecco +2.563.900,0%.
  • Commercio: Como +5.374,3%; Lecco +4.951.315,8%.

Monteduro: “Situazione peggiore legata al lockdown”

“La nuova esplosione della richiesta di cassa integrazione nel mese di ottobre è da associare, purtroppo, al peggioramento della situazione sanitaria per la diffusione del Coronavirus che ha investito il nostro Paese, una situazione economica che presumibilmente sarà ancora più deteriorata nel mese di novembre che è coinciso con l’identificazione della zona rossa per la nostra regione e conseguentemente con il lockdown di molte attività produttive” sottolinea il segretario generale della Uil del Lario, Salvatore Monteduro.

Il segretario Salvatore Monteduro

“Il quadro economico resta quindi preoccupante – aggiunge Monteduro – i posti di lavoro a rischio sono numerosi, oggi salvaguardati dagli ammortizzatori sociali e dal divieto ai licenziamenti per giustificato motivo oggettivo. Purtroppo, la crisi economica perdurerà per molto ed è necessario che i sussidi e le tutele continuino fino a quando non si uscirà dalla situazione di emergenza sanitaria, a tal fine è fondamentale che il Governo Nazionale e Regionale si adoperino per un approvvigionamento e somministrazione tempestiva e immediata del vaccino COVID alla popolazione. Questo Tsunami economico ha già prodotto un aumento dello stato di povertà di molte famiglie e bisogna intervenire per alleviare la loro situazione di bisogno”.