Chiudono le aziende, quali? Attesa per il decreto. I sindacati soddisfatti

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Chi chiude e chi no: dipende dal codice Ateco. Attesa l’ufficializzazione

I sindacati plaudono alla decisione : “Prima la vita e la salute”

LECCO – Dopo l’annuncio del premier Conte, tanti ora si chiedono se lunedì dovranno recarsi o meno al lavoro e se quindi la propria azienda è tra quelle che dovranno chiudere in seguito alle nuove misure anti-virus al vaglio del Governo.

Domenica mattina sono state tante le chiamate di chiarimento arrivate ai sindacati ma per ora ci sono solo indicazioni non ufficiali e bozze, ma nel pomeriggio dovrà essere reso pubblico il decreto.

Come anticipato da Conte, resteranno aperte solo le attività ritenute ‘essenziali’, sicuramente supermercati, servizi bancari, finanziari, postali. Riguardo alle aziende dipenderà dal codice Ateco, caratterizzante il settore di attività, che sarà inserito nella lista degli autorizzati a proseguire il proprio lavoro.

La lettera dei sindacati.

“Sarebbe troppo facile dire “l’avevamo detto”, ma finalmente ha prevalso prima la vita e la salute dell’economia – scrivono i sindacati in una lettera plaudendo alla decisione del Governo – In queste settimane abbiamo continuato a ripetere alle istituzioni e alle associazioni datoriali ad ogni livello che era necessario fermarsi, che per tutelare il lavoro prezioso e insostituibile di coloro che sono in prima linea a garantire salute, sicurezza e alimenti alle persone, era necessario uno stop alle produzioni non indispensabili”.

“Adesso, ancora con più determinazione – proseguono- dobbiamo difendere le condizioni del personale impegnato nelle attività che non si fermeranno: sistemi di protezione, controlli sanitari e sicurezza sono le priorità e l’impegno dei prossimi giorni per CGIL CISL UIL lombarde. Lo stop di oggi serve a ripartire domani, con ancor più determinazione e con la convinzione che ci viene dall’insegnamento di questi drammatici giorni: la imprescindibile necessità di un efficace sistema sanitario universale di qualità, garantito a tutte e tutti, un bene essenziale che il sindacato confederale continuerà a difendere”.