CISL Monza Brianza-Lecco, tra calo degli sportelli bancari e progresso tecnologico

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CISL Monza Brianza Lecco incontro

Due temi centrali nell’incontro a Garbagnate Monastero

In tre anni 33 sportelli in meno nel lecchese. Sulla digitalizzazione: “Servono procedure e servizi diversificati in base alle caratteristiche dell’utente”

LECCO – Uscire di casa per effettuare una commissione in banca, un’azione che ha fatto parte della vita di tutti i giorni di milioni di italiani e che oggi si rivela non sempre scontata. Negli ultimi anni, soprattutto nei Comuni più piccoli, tra le attività a chiudere i battenti anche gli sportelli bancari. Questa l’analisi di CISL Monza Brianza-Lecco, sulla base dei dati raccolti dall’Osservatorio sulla desertificazione bancaria. Sul territorio di Lecco, negli anni tra il 2018 e il 2021, il numero di sportelli bancari è calato da 209 a 176, con la chiusura di 33 sportelli. In ben 6 comuni lecchesi non è possibile recarsi in banca (Annone Brianza, Carenno, Morterone, Rogeno, Sirtori e Verderio) e in altri 18 resiste un solo sportello bancario e sono quindi a rischio di rimanere scoperti. Queste chiusure ovviamente si ripercuotono sulla situazione occupazionale, con un calo degli occupati tra il 2020 e il 2021 del 13,66%.

CISL Monza Brianza Lecco incontro
Tiziana La Scala

Numeri impattanti sul territorio che hanno spinto la segretaria generale Tiziana La Scala a organizzare, con CISL e la categoria pensionati di FNP CISL Monza Brianza Lecco, un convegno a Garbagnate Monastero. A moderare la tavola rotonda Massimo Calvi e Alberto Berrini. Tra i partecipanti anche i sindaci di Lecco e Seregno, che hanno raccontato i disagi sociali ed economici che la mancanza di una banca ‘di prossimità’ crea, Giovanni De Santis del Banco Desio e della Brianza, il Presidente della BCC di Carate Brianza, Ruggero Redaelli, Vittorio Tonini, Segretario Generale aggiunto della Confartigianato Lecco e Piero Dell’Oca, consigliere API Lecco Sondrio.

Presente anche Giuseppe Saronni, Segretario Generale FNP CISL, categoria sindacale dei pensionati della CISL Monza Brianza Lecco, che ha ben rappresentato cosa significhi per un pensionato svolgere le pratiche di ogni giorno in un mondo sempre più digitalizzato: “Immaginate un anziano che si reca in banca e, con molta cortesia, gli viene spiegato che dovrà attivare l’homebanking. Per far ciò dovrà avere obbligatoriamente uno smartphone e un indirizzo mail, già questo è un primo punto di difficoltà, e che terminata la procedura riceverà la seconda metà del codice via posta. Che al primo accesso dovrà cambiare le password…. e così via. Il problema evidentemente non è l’anziano renitente ad adeguarsi alla nuova realtà digitalizzata ma il servizio che, di fatto, non è più costruito in base ai suoi bisogni“. La Fnp CISL rappresenta 46.000 pensionati delle Province di Monza Brianza e Lecco, con il 40% degli iscritti over 75 anni.

CISL Monza Brianza Lecco incontro

Da qui la proposta avanzata da Saronni perché “la diversificazione della digitalizzazione venga inserita come argomento nella piattaforma della contrattazione sociale, sollecitando tutti gli attori territoriali coinvolti, a partire dai Comuni che insieme al Sindacato sono i più vicini ai cittadini, ad impegnarsi affinché le procedure e i servizi vengano diversificati in base alle caratteristiche dell’utente che dovrà utilizzarli oltre che a mobilitarsi per mantenere aperti gli sportelli bancari territoriali, anche con un adeguamento degli orari di apertura alla effettiva necessità”.

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Riccardo Colombani e Alberto Berrini

Non facile la situazione anche per le imprese che, con la chiusura delle filiali, perdono un interlocutore diretto essenziale nei momenti più delicati della loro attività, ad esempio per la richiesta di credito da utilizzare per gli investimenti o per superare momenti di difficoltà. In controtendenza con i dati citati, nel mondo bancario, solo quelle banche che della prossimità con il territorio hanno fatto il loro valore fondante, come le Banche di Credito Cooperativo e il Banco Desio. Presenti alla tavola rotonda anche i loro rappresentanti che hanno sottolineato come, pur nella consapevolezza che la digitalizzazione è un fenomeno inarrestabile, i processi evolutivi possano e debbano includere progettualità orientate ad una crescita sostenibile.

In chiusura della mattinata è intervenuto il Segretario Nazionale della FIRST CISL, Riccardo Colombani: “Il fenomeno della digitalizzazione è inarrestabile ma dobbiamo opporci a chi la usa a fine speculativo. Bisogna superare l’idea che il cittadino conti come un prodotto. A questo scopo la digitalizzazione deve diventare un argomento negoziale tra sindacato, parti imprenditoriali e politica. In particolare con la politica di territorio, dove le distanze si accorciano e le risposte possono essere adeguate alle peculiarità demografiche ed economiche locali”.