Coldiretti Como Lecco: “L’arco alpino imbiancato è manna per l’agricoltura”

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La neve in Alto Lario salva (anche la pianura) dalla siccità

La Pianura Padana è il motore agricolo di un’Italia purtroppo messa “a secco” dal clima

LECCO – “La nevicata di inizio settimana ha imbiancato l’arco alpino lariano e messo uno stop provvidenziale alla siccità che perdurava da settimane. La neve in Alto Lario, dopo le copiose precipitazioni, può contribuire a “salvare” da una grave siccità ampi areali della pianura padana, motore agricolo di un’Italia purtroppo messa “a secco” dal clima: nella penisola, mancano infatti all’appello quasi 5 miliardi di metri cubi di acqua e il nord ovest è a secco da oltre 2 mesi”. E’ quanto afferma Coldiretti Como Lecco in riferimento all’allerta maltempo della protezione civile in 8 regioni.

“Nel mese di gennaio si sono verificate infatti – sottolinea la Coldiretti interprovinciale – meno della metà delle precipitazioni con un deficit del 56% a livello nazionale ma con punte che arrivano al 76% nel Nord-Ovest e al 72% in Sardegna secondo Iconaclima. Il risultato si traduce nei livelli di fumi a partire dal Po che è in secca come d’estate a -3,07 metri al Ponte della Becca ed è rappresentativo della situazione di sofferenza in cui versano tutti i principali corsi d’acqua. Ma anomalie sono evidenti anche nei grandi laghi che hanno percentuali di riempimento che vanno dal 15% di quello di Como al 27% del Maggiore”.

La pioggia è attesa per combattere la siccità nelle campagne ma per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente provocano danni poiché i terreni non riescono ad assorbire l’acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando frane e smottamenti.

“Le coltivazioni seminate in autunno come orzo, frumento e loietto iniziano ora la fase di accrescimento che rischiava di essere compromessa in assenza di precipitazioni – concludono da Coldiretti -. Dall’altra parte nelle prossime settimane partiranno le lavorazioni per la semina del mais e la pioggia agevola la operazioni di lavorazione. Importante in questa stagione anche la caduta della neve per ripristinare le riserve idriche nelle montagne e in pianura secondo il vecchio adagio contadino ‘sotto la neve il pane’ anche perché il manto che si posa sul terreno protegge le piante dal freddo e permette un migliore sviluppo del grano”.