Coldiretti: “Si apre il bando Ismea Investe, dedicato all’agroalimentare”

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Investimenti, al via il bando Ismea per i progetti di sviluppo alimentare

Coldiretti Como-Lecco: “La pandemia ha fatto emergere consapevolezza sul valore strategico rappresentato dal cibo”

LECCO – Al via il bando ‘Ismea Investe’ per il settore agroalimentare, il più resiliente alla crisi causata dal Covid che ha segnato nel 2020, a dispetto dell’emergenza, una crescita dell’export del 2,2 per cento dei prodotti agroalimentari e del 12,5% dei prodotti agricoli.

A darne notizia è Coldiretti Como Lecco, comunicando la pubblicazione del bando il 30 settembre scorso, dedicato alle società di capitali attive nel settore agroalimentare per cui sono previsti interventi di importo compreso tra 2 e 20 milioni di euro per sostenere progetti di sviluppo nei settori della produzione primaria, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e agroalimentari.

Per quanto riguarda le iniziative nei settori della distribuzione e logistica gli investimenti non possono essere inferiori a 4 milioni di euro. La dotazione finanziaria destinata a finanziare i progetti è pari a 60 milioni di euro.

Il servizio si rivolge a società di capitali, anche in forma cooperativa, finanziariamente sane, che operano nella produzione agricola primaria, nella trasformazione di prodotti agricoli e nella commercializzazione di prodotti agricoli; nella produzione di beni prodotti nell’ambito delle relative attività agricole e partecipate almeno al 51 per cento da imprenditori agricoli, cooperative agricole a mutualità prevalente e loro consorzi o da organizzazioni di produttori riconosciute ai sensi della normativa vigente, ovvero le cooperative i cui soci siano in maggioranza imprenditori agricoli, che operano nella distribuzione e nella logistica.

“Con la pandemia da Covid – puntualizza il presidente di Coldiretti Como Lecco Fortunato Trezzi – si è aperto uno scenario di riduzione degli scambi commerciali, accaparramenti, speculazioni e incertezza che spinge la corsa dei singoli Stati ai beni essenziali per garantire l’alimentazione delle popolazione. Una situazione che ha fatto salire i prezzi dei prodotti alimentari. I timori sugli approvvigionamenti di cibo devono spingere la stessa Unione Europea a realizzare un piano finalizzato a conquistare l’autosufficienza in diversi settori chiave”.

Fortunato Trezzi, presidente di Coldiretti Como Lecco
Fortunato Trezzi, presidente di Coldiretti Como Lecco

In Italia è necessario recuperare – continua Coldiretti – il deficit del 64% del frumento tenero e del 40% per il frumento duro destinato alla produzione di pasta, mentre copre appena la metà (53%) delle fabbisogno di mais, fondamentale per l’alimentazione degli animali e per le grandi produzioni di formaggi e salumi Dop. Un trend negativo che riguarda anche la soia nazionale che soddisfa meno di 1/3 (31%) dei consumi domestici, secondo dati Ismea. In Italia – precisa Coldiretti – si munge nelle stalle nazionali il 75% del latte consumato e si produce il 55% della carne necessari ai consumi nazionali con l’eccezione positiva per la carne di pollo e per le uova per le quali l’Italia ha raggiunto l’autosufficienza e non ha bisogno delle importazioni dall’estero.