Commercio. Tra centro e rioni, 60 attività in meno in otto anni, 15 nell’anno del Covid

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Una quindicina di attività in meno nel 2020 tra le vie del centro Lecco e nei rioni.

Ma in otto anni il capoluogo ha perso una sessantina di negozi. Tengono bar e ristoranti, aumentano farmacie e tabaccai

LECCO – A livello nazionale si contano oltre 300 mila attività in meno, “sparite” nell’anno dell’emergenza Covid, una vera emorragia che nel 2020 ha visto raddoppiare il tasso di mortalità delle imprese rispetto al 2019 (11,1%). A Lecco città il bilancio è di una quindicina di vetrine che nel 2020 si sono spente definitivamente, di cui dieci attività del centro storico, cinque invece dei rioni.

E’ quanto emerge da un’analisi del Centro studi Confcommercio sulla demografia delle imprese del settore, pubblicata nei giorni scorsi.

Nel capoluogo manzoniano le chiusure hanno colpito in modo particolare i negozi di prodotti ad uso domestico e di articoli culturali, insieme fanno contare una decina di attività in meno rispetto al 2018 (anno di comparazione nell’analisi dell’associazione), si contano inoltre anche cinque i negozi di prodotti alimentari in meno in città, di cui quattro nel centro storico.

Chiusure compensate da aperture di altri tipi di attività come le farmacie, in tutto venti quelle operative in città lo scorso anno (erano 14 nel 2018) con quattro nuove aperture in centro e due nei rioni. Tiene, nonostante tutto, il comparto dei bar e ristoranti, con un sostanziale pareggio nel 2020 tra aperture (due in centro) e chiusure (due nei rioni).

Più tabaccai, più negozi di telefonia e meno “cultura”

Lo studio va ben oltre la crisi economica legata alla pandemia e si spinge nei dati fino al 2012 per inquadrare il fenomeno della desertificazione commerciale, inasprito dalla crisi dei consumi, che ha non ha risparmiato neanche Lecco: in otto anni, il capoluogo manzoniano ha perso una sessantina di attività, di cui la metà nel centro storico.

In calo gli esercizi non specializzati nei quartieri (-3), i negozi alimentari in centro (-4), le stazioni di servizio (-3 nei quartieri), i negozi di prodotti ad uso domestico (-17) dimezzati nei rioni e le attività di vendita di articoli culturali (-20).

Aumentano invece i tabaccai (+4, di cui 3 in centro) e le farmacie (+4 in centro), raddoppiati i negozi di informatica e di telefonia (+6). Tengono, anche nel lungo periodo, bar e ristoranti con  tre attività in più negli ultimi otto anni (+5 in centro, -2 nei rioni). Cresce anche il settore ricettivo con una trentina di attività del settore.

 

I DATI DI CONFCOMMERCIO

Demografia d’impresa nel centro storico (CS) del comune di Lecco
2012 2018 2020
CS NCS CS NCS CS NCS
n. imprese n. imprese n. imprese n. imprese n. imprese
Commercio al dettaglio 314 194 292 173 282 167
– esercizi non specializzati 10 16 13 12 13 10
– prodotti alimentari, bevande 29 25 27 29 26 25
– tabacchi 11 9 14 9 14 10
– carburante per autotrazione 6 9 6 6 6 6
– app. informatiche e per le telecomunicazioni (ict) in esercizi specializzati 6 1 10 1 11 2
– altri prodotti per uso domestico in esercizi specializzati 44 24 43 13 39 12
– articoli culturali e ricreativi in esercizi specializzati 25 25 16 20 13 17
– altri prodotti in esercizi specializzati 158 49 134 46 126 47
– farmacie 9 7 9 5 13 7
– commercio al dettaglio ambulante 5 19 9 16 7 16
– commercio al dettaglio al di fuori di negozi, banchi e mercati 13 8 12 16 15 16
Alberghi, bar, ristoranti 151 129 164 133 167 135
– alberghi 5 7 15 11 17 14
– bar, ristoranti 146 122 149 122 151 120
CS = Centro Storico; NCS = Non centro storico
Elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio su dati Centro Studi Camere di Commercio G. Tagliacarne