Confartigianato e Pmi Network: “ponti” tra ricerca, bandi e competitività

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Avvicinare impresa e ricerca, ma anche trovare  finanziamenti per i progetti che ne scaturiscono

Confartigianato intercetta le imprese che vogliono verificare la possibilità di avviare percorsi di innovazione

LECCO – C’era anche lo Scatolificio Lariano tra le tre esemplari “success stories” protagoniste dell’evento online promosso ieri da Confartigianato Lombardia nell’ambito della World Manufacturing Week.

L’azienda lecchese, infatti, incarna plasticamente il successo di quella che, da fine 2019, è la filiera complessiva della Cooperation Platform del progetto PMI Network. Si tratta di un progetto finanziato dal Programma di Cooperazione Interreg V-A Italia-Svizzera (con capofila il Politecnico di Milano-Polo di Lecco e, tra i partner, anche il livello regionale e lecchese di Confartigianato), con l’obiettivo di incrementare la competitività delle piccole e medie imprese promuovendo processi di cooperazione ricerca-impresa. Non è un caso che l’evento (a platea internazionale su piattaforma digitale) si intitolasse “Rafforzare la rete tra micro, piccole e medie imprese manifatturiere, associazioni ed università: storie di successo”, e non è un caso che ampio spazio sia stato dedicato alla “success story” dello Scatolificio Lariano.

Avvicinare i mondi dell’impresa e della ricerca, insomma, ma anche trovare i canali di finanziamento per realizzare i progetti che ne scaturiscono. Questo il senso di una filiera che vede Confartigianato Imprese Lecco partner di Pmi Network con il proprio Sportello Europa. “La nostra associazione intercetta le imprese che vogliono verificare la possibilità di avviare percorsi di innovazione dialogando con il mondo della ricerca, ne mappa bisogni e interessi che approfondisce insieme al Politecnico e agli altri partner di progetto per giungere ad un vero e proprio studio di fattibilità che PMI Network assicura gratuitamente alle imprese coinvolte – sono le parole del presidente di Confartigianato Imprese Lecco, Daniele Riva – Lo step successivo, è quello di accompagnare l’azienda nella partecipazione a bandi e finanziamenti in grado di sostenere i costi della realizzazione fattiva dei progetti studiati. Fattore che aiuta a vincere eventuali resistenze specie per aziende, come le nostre, che possono faticare a sostenere investimenti con un ritorno effettivo nel medio-lungo periodo e che spesso sono poco abituate a vedere nel mondo della ricerca un interlocutore a portata di PMI”.

Un ingranaggio che, come detto, ha funzionato alla perfezione nel caso dello Scatolificio Lariano, ma anche in quello di IMG Ultrasuoni di Mandello del Lario, entrambe vincitrici del bando “Innodriver” di Regione grazie all’accompagnamento offerto dal progetto “PMI Network” e dall’Ufficio Bandi dell’Associazione.

“Il nostro progetto nasce dall’ambizione di migliorare quelli che sono i nostri prodotti in cartone ondulato in un’ottica di utilizzo non solamente indoor ma outdoor – sono le parole di Davide Riva, Scatolificio Lariano. – Come? E’ tutto da capire, il progetto servirà proprio ad approfondire la ricerca sui materiali e se avremo successo potremo vantare un plus importante rispetto ai nostri competitors. In termini concreti, l’obiettivo non è quello di arredare un giardino pubblico, quanto di garantire al privato la possibilità di collocare gli arredi anche all’esterno della casa, ad esempio in un porticato, senza che le dinamiche climatiche possano operare danneggiamenti alla materia viva del cartone. Era un pensiero, un’ipotesi di evoluzione che avevo in mente da tempo, e che oggi ha tutte le carte per trovare concretizzazione. Non avrei potuto farcela senza l’azione di matching di un team di persone con competenze qualificate e complementari come quello offerto dal progetto ‘PMI Network’. Già negli scorsi anni, infatti, avevo fatto un tentativo che non è andato a buon fine, in questi ultimi mesi, al contrario, il colloquio costante e approfondito con l’Università ha portato alla definizione di un piano di fattibilità ritagliato sulle nostre esigenze e che ora svilupperemo con professionalità accademiche che ci assicureranno una base scientifica solida e esperienze mirate su questo campo specifico. Va però ribadito che questo progetto non avrebbe mai potuto prendere il via senza il sostegno economico arrivato dal finanziamento regionale. Ecco perché intendo dare risalto all’operato di Confartigianato Imprese Lecco, all’operato dell’ufficio Bandi e di quello Competitività senza il quale sarebbe stato impossibile arrivare a questo risultato”.

“Il nostro progetto mira a creare un sistema innovativo di controllo ultrasuoni ad immersione completa – sono le parole di Emanuele Gaddi, titolare di IMG Ultrasuoni –. Parliamo di fatto di una vasca, di un sistema di movimentazione delle sonde (che ci consente il pieno controllo di ogni posizione su parti in composito, alla ricerca di eventuali difetti interni) e di un sistema di analisi e visualizzazione dei dati. Al contrario di quanto esistente sul mercato, il sistema consentirà a IMG di effettuare analisi metrologiche sulle sonde a ultrasuoni ispezionando un misurando noto. Per intenderci, ci sono diverse realtà aziendali che effettuano queste analisi su misura, ciascuna con un suo software. Quanto a noi, utilizzeremo il sistema per i nostri controlli interni, ma non escludiamo di svilupparlo poi sul mercato. L’affiancamento di Confartigianato Imprese Lecco ha rappresentato per noi un vantaggio infinito, un valore aggiunto enorme. Non esito a dire che il tempo speso da parte mia è stato pochissimo e che, d’altro canto, con le sole nostre risorse interne (ovviamente non equiparabili a quelle del Politecnico) il progetto non sarebbe mai diventato realtà”.