Confcommercio: “Lecco prosegua il suo cammino sulla strada del turismo”

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Il bilancio di fine anno dell’associazione dei commercianti lecchesi

La ripartenza del settore dopo i lockdown del 2020, le prospettive future e le prossime iniziative in città, l’importanza di proseguire la strada del turismo

 

LECCO – In vista dei saluti di fine anno abbiamo incontrato Antonio Peccati, presidente di Confcommercio Lecco, e il direttore dell’associazione Alberto Riva. L’incontro è stata occasione per tracciare un bilancio di fine anno e per conoscere le novità che attendono la Confcommercio nel 2022.

Siamo ormai alla fine di un anno, il secondo, caratterizzato dall’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19 e dalle sue ripercussioni, come è stato questo 2021 per il commercio lecchese?

“La ripartenza è stata difficilissima perché, tranne che per la parentesi estiva di riapertura dello scorso anno seguita da una nuova chiusura, si sono vissuti momenti particolarmente difficili nei quali non si riusciva ad intravedere la soluzione, se non attraverso il vaccino. L’associazione ha svolto il proprio ruolo restando vicina ai propri associati, erogando quei servizi che potevano servire a traguardarli verso il futuro. C’è stato il calvario dei ristori, prima annunciati e che poi non arrivavano, delle domande di credito alle banche e l’associazione ha affiancato i commercianti in questo difficile cammino. Con il vaccino la situazione è migliorata, c’è stato poi il cambio di passo del governo Draghi a cui la Confcommercio nazionale non ha mai fatto mancare idee concrete per trovare delle vie di uscita. Nel 2021 i dati sono confortanti sia dal punto di vista del numero degli associati che nel volume di affari sviluppato da Confcommercio e della società di servizi Cat collegata all’associazione. Il Cat nel 2020 non aveva potuto erogare corsi formativi ma nel 2021 ha recuperato anche economicamente quanto perso l’anno precedente. Il sistema associativo si è dunque difeso bene”.

Da destra il presidente Antonio Peccati e il direttore Alberto Riva

Dopo la riconferma alla presidenza di Confcommercio Lecco in occasione delle elezioni di giugno, è iniziato per Antonio Peccati il secondo mandato da presidente  che si concluderà nel 2026. Che bilancio traccia di questi primi cinque anni di presidenza e cosa caratterizzerà i prossimi cinque?

“Il primo mandato si è caratterizzato soprattutto nell’ambito del turismo, che fino al 2019 aveva ottenuto risultati molto positivi, poi abbiamo dovuto fare i conti con la pandemia. Non abbiamo comunque mollato e abbiamo cercato di favorire un ritorno ai livelli del 2019. La pandemia ha chiuso i confini ma ha anche aiutato a riscoprire le nostre realtà, a rivalutare il nostro territorio e chi si è dato da fare in quel senso ne ha beneficiato. Vorremmo continuare su questa linea. Il prossimo mandato si contraddistinguerà soprattutto per la realizzazione e messa al servizio della nuova struttura di Palazzo Ghislanzoni che vogliamo sia al servizio della comunità e avvicinare sempre più l’associazione alla città”.

Turismo è la parola chiave per il rilancio del territorio lecchese. Lo sostiene da sempre e ha declinato le parole nei fatti dando vita al Master di Turismo realizzato insieme all’Università Bocconi di Milano, quest’anno giunto alla sua 3^ e ultima edizione. Ci può dare un bilancio? Verrà riproposto in futuro?

“Il master di turismo è stato uno sforzo incredibile, dal punto di vista economico e logistico, da parte della Confcommercio ma un’esperienza eccezionale. L’idea era quella di dare ai giovani, ovvero ai commercianti di domani, una formazione per non fare errori, per investire nei settori giusti, confrontandosi con gli esperti con gli insegnati dell’Università Bocconi. I 60 ragazzi che hanno partecipato sono rimasti legati agli insegnanti e ancora oggi si scambiano mail e progetti. In un momento difficile come quello che viviamo, le risorse devono essere utilizzate per i commercianti di oggi, ma non vorremmo che si perdesse questa esperienza. Sarebbe bello passare ora il testimone alla Camera di Commercio di Lecco e di Como”

Partecipanti e insegnanti dell’ultima edizione del master di turismo

Che importanza ha per il singolo imprenditore ma anche per un territorio crearsi una cultura del turismo e fare formazione in ambito turistico? Oltre al master, ci saranno altre occasioni?

“Noi stiamo spingendo con la Camera di Commercio perché Lario Fiere diventi un vero polo turistico e congressuale, una cabina di regia con cui qualsiasi operatore si possa confrontare e ricevere soluzioni alle proprie esigenze. Auspichiamo che possa essere un importante polo congressuale di riferimento per la nostra provincia dove non ci sono strutture simili e che da lì gli operatori possano affacciarsi al nostro territorio”.

Lecco Mountains è una sua idea. Un brand da affiancare a quello già presente di Lake of Como affinché si riconosca a livello mondiale Lecco come capitale della montagna e ancor più dell’alpinismo. In che modo ritenete si debba lanciare questo brand e quali vantaggi potrà avere il nostro territorio che ancora non ha avuto?

“Ho sempre ritenuto che fosse necessario per Lecco caratterizzarsi: c’è un brand importantissimo che è Lake Como, noi vogliamo ribadire Lecco Mountains, perché oltre al lago abbiamo delle montagne bellissime che ci invidiano tutti e che possono fare di Lecco la capitale dell’alpinismo. Bisogna che, non solo noi, ma tutta la città spinga in questa direzione. La dimostrazione di quanto sia importante è stato l’effetto che ha avuto l’apertura del sentiero del viandante da Lecco, che ha attirato moltissime persone. Anche i Piani Resinelli sono un altopiano che può essere valorizzato, ad esempio potrebbe ospitare le squadre del CSI d’estate, per allenarsi in altura e al fresco. Sul lago invece molto da recuperare rispetto a Como, ci sono progetti che non hanno ancora trovato realizzazione come il nuovo lungolago. Serviranno anni, ancora, per competere sul lago”.

Da sempre Confcommercio Lecco ha uno stretto legame con la cultura, tra i fiori all’occhiello c’è Leggermente iniziativa volta alla promozione della lettura e dei libri attraverso il coinvolgimento delle scuole e dei grandi autori. Come sarà l’edizione 2022?

“Cerchiamo sempre di fare un passo avanti, di migliorare, perché siamo convinti che dare delle pillole di cultura e di riflessione ai giovani sia fondamentale. E’ un’iniziativa che ci contraddistingue, perché non ha a vedere strettamente con il commercio, se non con l’attività delle librerie ovviamente, ma è per noi la voglia di essere protagonisti in un mondo di giovani che ha bisogno di nutrire la mente, pensare e riflettere. Leggere significa fare propria l’esperienza di qualcun altro, arricchirsi e mettersi in discussione”.

Cosa ne pensate dell’idea dell’Amministrazione Gattinoni di portare il municipio nell’edificio dell’ex banca popolare di lecco?

“Per noi far rivivere la piazza è una cosa importante. Questa piazza, con la chiusura del teatro e della banca, è rimasta un po’ dimenticata, è diventata un piccolo deserto. Per cui sarebbe bello vedere il Comune. Non dimentichiamoci però che il municipio chiude il sabato e la domenica, quindi vedrei bene se questo progetto prevedesse che il salone al piano terra fosse adibito a galleria al coperto con negozi, vetrine e bar, per favorire momenti di incontro. Potrebbe collegarsi a piazza Affari e da essa al lungolago, potrebbe diventare una piazza parallela a piazza XX Settembre, dislocando anche qui parte della vita del centro città. L’opportunità può essere dunque far vivere al cittadino gli spazi del Comune”.

Piazza Garibaldi tra il palazzo del commercio (a sinistra) e l’ex banca popolare (a destra)

Che giudizio dà finora dell’Amministrazione Gattinoni?

“Mi sembra che siano partiti con grande entusiasmo e voglia di fare. Forse dovrebbero evidenziare di più alcuni progetti e portarli a termine, piuttosto che impegnarsi su tante cose, che sarebbero tutte da fare ma è impensabile riuscirci in un unico mandato, bisogna concentrare le risorse su alcune, altrimenti il rischio è di non concretizzarle. Vedo il sindaco Mauro Gattinoni molto attivo e presente, con le idee ben chiare. A mio parere, se riuscisse a formare un gruppo ancor più affiatato, coinvolgendo non solo la maggioranza ma anche la minoranza, allora la città gli andrebbe dietro e lo aiuterebbe a realizzare tutti questi progetti”.

Siamo prossimi alle feste Natalizie, lasciamoci trasportare dalla magia del Natale… cosa chiedereste per Lecco e per i lecchesi a Babbo Natale per il 2022?

“Sicuramente vorrei tornare a quella serenità, quell’entusiasmo e quella voglia di vivere di questa città quando festeggia. Siamo fortunati, abbiamo un territorio stupendo e dobbiamo esserne tutti consapevoli. Il Covid ci ha insegnato a non fare progetti a lungo termine ma ad apprezzare i rapporti umani e la vita, tutti i giorni”.