Confindustria: “2021 anno di ripresa, ma le preoccupazioni restano”

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Lorenzo Riva, presidente di Confindusria

Il presidente degli industriali lecchesi traccia il bilancio dell’anno che si conclude

Il settore è subito ripartito ma ora i rincari sulla materie prime possono metterlo in crisi

LECCO – “E’ stato un anno difficile ma anche positivo, imprevedibile, con la ripartenza di tutti i nostri settori, tranne l’automotive che sconta maggiori fatiche”. Lorenzo Riva, presidente di Confindustria Lecco Sondrio racconta il 2021 degli industriali nella conferenza di fine anno con la stampa locale.

Un anno, però, anche di “grande preoccupazione per l’emergenza sanitaria che speriamo di lasciarci presto alle spalle ma soprattutto per la situazione legata alle materie prime e ai rincari che le aziende stanno subendo”.

Costi lievitati tra il 40% e addirittura per alcuni fino all’80% denuncia Confindustria: “abbiamo paura che questo possa mettere in crisi le imprese, alcune stanno rallentando o fermando la produzione perché produrre a questi costi non è sostenibile” aggiunge Riva.

Guardando al territorio e ai prossimi anni, c’è la sfida delle infrastrutture da vincere e le Olimpiadi 2026 sono viste dall’associazione degli industriali come un’occasione da non perdere per avviare i cantieri.

“Abbiamo registrato una ripresa anche delle assunzioni, significa che le aziende hanno ripreso coraggio – sottolinea Riva – nei mesi più duri della pandemia abbiamo sostenuto le nostre imprese e l’associazione è stata un punto di riferimento straordinario”.

Il numero degli associati resta stabile, fa sapere il direttore Giulio Sirtori, con circa 700 iscritti complessivi mentre è in crescita il numero di addetti del comparto, circa 35 mila, con il metalmeccanico ad avere il peso maggiore.

“In questi anni abbiamo puntato molto ai giovani, con incontri nelle scuole e di orientamento al lavoro – ha ricordato il presidente Riva – aprendo le nostre aziende per far capire ai ragazzi l’importanza della scelta lavorativa”.

Si tratta dell’ultimo Natale da presidente per Lorenzo Riva: già a gennaio si riuniranno i probiviri e si apriranno le candidature, con l’elezione del nuovo presidente a maggio.

“Credo di lasciare una Confindustria unita e fortissima – ha sottolineato – che sono sicuro potrà dimostrare nel tempo anche più coraggio d quanto dimostrato finora” un chiaro riferimento alla mancata fusione con Confindustria Bergamo, uno dei pochi rammarichi degli ultimi anni in via Caprera.

CONFINDUSTRIA – Relazione di fine anno