L’annuncio durante l’assemblea generale che si è svolta oggi pomeriggio a Lariofiere
“Non pensiamo più alla singola parrocchia, alziamo lo sguardo e lavoriamo finalmente uniti”
ERBA – “Entro la fine del 2026 le assemblee straordinarie di Confindustria Lecco e Sondrio e Confindustria Como approveranno il testo del progetto di aggregazione e, nella primavera del 2027, nascerà una nuova realtà associativa unica per i nostri territori”. E’ stato il presidente di Confindustria Lecco e Sondrio ad annunciare la novità nel corso dell’Assemblea Generale che si è svolta nei padiglioni di Lariofiere a Erba.

Il presidente lecchese e il presidente comasco Gianluca Brenna hanno aperto i lavori dell’incontro dal titolo “Rivoluzioni. La difesa dei valori dell’Occidente”. Entrambi hanno sottolineato la stretta collaborazione e la specularità delle due associazioni di categoria: “Non solo dal punto di vista geografico, ma abbiamo entrambe circa 700 aziende associate. Prevediamo un progetto innovativo anche sul fronte della governance: i nostri consigli generali hanno dato il via libera e questa è la direzione. Collaboriamo da anni e stiamo parlando di un territorio capace di produrre 35 miliardi di valore aggiunto, caratterizzato da un’alta densità industriale e da una fortissima cultura del lavoro”.

Un territorio lecchese caratterizzato dalla meccatronica di alto livello, quello comasco caratterizzato da un settore tessile che resta centrale, una Valtellina forte nel settore agroalimentare e poi ci sono il legno-arredo, il turismo della montagna e del lago. C’è il potenziale per costruire un percorso virtuoso per le nostre tre province: “Non pensiamo più alla singola parrocchia, lavoriamo finalmente uniti”.

L’assemblea si era aperta con un’ampia riflessione da parte dei due presidenti sul titolo dell’incontro “Rivoluzioni. La difesa dei valori dell’Occidente”. “C’è una difesa dei valori se c’è una difesa dei confini. E il valore più grosso che abbiamo è la democrazia che, mai come in questo periodo, è minacciata – ha detto Brenna -. Difesa dei confini, democrazia e difesa delle libertà sono i tre punti cruciali per difendere i nostri valori. Difendendo i nostri valori difendiamo il nostro modello sociale”.

Il presidente Campanari ha posto l’accento su un Occidente in crisi profonda: “L’idilio della globalizzazione è ormai definitivamente archiviato. Gli scenari geopolitici sono caratterizzati da forze dominanti, soprattutto per quanto riguarda gli asset strategici come l’energia. Ma l’Occidente viene anche attaccato dall’interno, preda di un relativismo che toglie punti di riferimento. Un occidente che ci spinge a vergognarci anche delle nostre tradizioni e ci induce a pensare che le nostre radici non siano qualcosa da considerare importante. Fatico a farmi scaldare il cuore da questa Unione Europea che ha più le fattezze di una sovrastruttura molto artificiale e lontana. Mi piacerebbe vedere un’Unione Europea che va verso un modello di casa comune dei Paesi Europei”.

Non sono state risparmiate critiche al Green Deal definito un vero disastro che ha creato pesanti danni sociali e all’economia, mentre produce effetti modesti sul fronte ecologista.

“Noi, però, abbiamo bisogno di Europa – ha poi concluso Brenna -. Trump con un tweet o con una firma cambia le regole del commercio, noi abbiamo un tempo infinito per rispondere. Non va bene, così soccombiamo. Siamo destinati a una lenta ma progressiva disgregazione delle nostre filiere manifatturiere”.

Tra i temi trattati anche quello dell’inverno demografico e dell’integrazione culturale: “Abolire il Green Deal, stimolare politiche di investimento, occuparsi di far crescere il mercato interno, ridurre burocrazia e oneri, ecco quello che dovrebbe fare l’Europa”.

Durante l’assemblea si sono svolti due diversi panel: il primo, dedicato al tema “L’Europa nel mondo: frontiere, sicurezza e futuro”, con Carolina De Stefano, Lecturer di Storia dell’Europa e della Russia all’Università Luiss Guido Carli; Claudia Mancina, già Docente di Etica all’Università La Sapienza di Roma; e Gen. S.A. Stefano Cont, Capability, Armament and Planning Director presso l’Agenzia Europea della Difesa. Il secondo dal titolo “Linee di confine: sovranità, traiettorie e scambi globali”, con la partecipazione dell’On. Alberto Bagnai, Presidente della Commissione Enti Gestori; di Marco Fortis, Vicepresidente della Fondazione Edison; e di Antonio Gozzi, Special Advisor di Confindustria per l’Autonomia Strategica Europea, Piano Mattei e Competitività e Presidente di Federacciai.

A concludere i lavori è stato Emanuele Orsini, presidente nazionale di Confindustria, che ha espresso la sua soddisfazione per il percorso che : “Siamo favorevoli alle sinergie e ai percorsi unitari e quindi vediamo con favore anche il percorso che porterà all’unione delle realtà associative di questi territori così rilevanti per il nostro sistema”.

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