Rinnovato anche il Consiglio Direttivo, entrano: Antea De Maria, Roberto Carboni e Giorgia Baudone
La riunione si è tenuta martedì mattina alla Centrale A2A di Mese in Valtellina
MESE – Nella suggestiva cornice della Centrale Idroelettrica A2A di Mese in Valtellina, l’Assemblea della Categoria Merceologica Energia e Utility di Confindustria Lecco e Sondrio ha rinnovato martedì 7 maggio le cariche sociali per il biennio 2025-2027. Luca Dotti, in rappresentanza di A2A, è stato confermato alla presidenza e guiderà ancora il gruppo.
Accanto a lui, nel Consiglio Direttivo, sono stati eletti Antea De Maria (ENEL Italia) in qualità di Vicepresidente, e Roberto Carboni (Edison) e Giorgia Baudone (Cogeninfra Heat Valtellina) come Consiglieri. Una squadra che, nelle intenzioni, darà continuità al lavoro svolto negli anni passati, puntando su presenza sul territorio e visione strategica.
“Ringrazio i colleghi per la fiducia rinnovata- ha dichiarato Dotti a margine dell’assemblea. – Nel biennio che si avvia oggi, proseguiremo nel solco tracciato in passato valorizzando ulteriormente le attività già avviate e, in particolare, le visite agli impianti presenti sul territorio”.
Non solo un passaggio formale, ma un’occasione per ribadire il ruolo cruciale di un comparto che, oggi più che mai, si trova al centro della trasformazione energetica. “La nostra categoria comprende grandi player, oggi più che mai protagonisti in un momento di svolta storica per il settore energetico, un settore che affonda le radici in una tradizione ultra centenaria”, ha sottolineato Dotti, con tono che lascia trasparire tanto l’orgoglio per il lavoro svolto quanto la consapevolezza delle sfide future.
Il settore, ha ricordato il Presidente: “è strategico per la transizione energetica: è fondamentale far conoscere non solo gli impianti e i mestieri che lo animano, ma anche le competenze, i valori e il contributo concreto che porta all’economia nazionale”. Un comparto, quello della produzione energetica, che crea valore non solo per le aziende coinvolte, ma per l’intero tessuto economico dei territori.
“Per continuare a svolgere questo ruolo fondamentale – ha concluso – è necessario che vengano create le condizioni per promuovere nuovi investimenti, capaci di sostenere una tradizione lunga e solida, vero asset strategico per l’economia italiana”.
Una riconferma, quella di Luca Dotti, che sembra voler unire memoria e futuro, tradizione e innovazione, in un percorso che guarda alla sostenibilità come strada obbligata, ma anche come occasione concreta di sviluppo.