Continua la crescita del metalmeccanico lecchese, aumenta la produzione

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Dati positivi per l’industria metalmeccanica anche nel terzo trimestre del 2021

Confindustria: “Indici in risalita ma persistono le difficoltà su materie prime e ricerca addetti”

LECCO – Secondo i dati dell’Indagine congiunturale di Federmeccanica sull’Industria Metalmeccanica relativi al terzo trimestre 2021, prosegue la fase espansiva del settore iniziata a partire dal mese di giugno del 2020, seppur in presenza di ritmi di crescita più contenuti rispetto a quanto registrato nei primi sei mesi.

Nel terzo trimestre dell’anno in corso, infatti, l’attività metalmeccanica ha evidenziato una crescita dello 0,7% rispetto al trimestre precedente dopo il +1,5% del primo e l’1,3% del secondo. I volumi di produzione nel terzo trimestre risultano, inoltre, superiori di circa 2,5 punti percentuali rispetto al periodo pre-pandemico (gennaio-febbraio 2020).

Complessivamente, nel periodo gennaio-settembre 2021, i volumi di produzione metalmeccanica sono cresciuti del 21,8% nel confronto con l’analogo periodo dell’anno precedente, rispetto al +14,5% dell’intero comparto industriale, recuperando quasi integralmente quanto prodotto nello stesso periodo del 2019 ( -0,2%).

Anche nel terzo trimestre sono confermate le difficoltà di approvvigionamento delle materie prime ed il continuo incremento dei loro prezzi. Il 91% delle imprese partecipanti all’indagine ha registrato ulteriori rincari, il 72% ha dichiarato difficoltà di approvvigionamento, mentre il 26% corre il rischio di dover interrompere l’attività produttiva. Tutto ciò ha determinato una forte crescita dei prezzi alla produzione: a settembre 2021 Federmeccanica ha rilevato un incremento dell’11,6% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

“Ancora una volta dobbiamo evidenziare criticità legate ai prezzi delle materie prime e dell’energia, oltre che alla mancanza dei chip, che creano difficoltà molto serie: il nostro timore è che possano frenare la ripresa. Anche l’indagine condotta da Federmeccanica conferma che questi temi sono al centro dell’attenzione in tutto il Paese, con il rischio paventato di fermi produttivi nelle filiere” sottolinea il Presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, Lorenzo Riva.

“Il 2021 è stato un anno complesso ma gli indici hanno iniziato a risalire. Purtroppo, se questi nodi non dovessero trovare una soluzione, anche il 2022 promette di essere un anno altrettanto complicato anche considerando che, a tutto ciò, dobbiamo aggiungere la mancanza di risorse umane” commenta il Presidente della Categoria Merceologica Metalmeccanico di Confindustria Lecco e Sondrio, Giacomo Riva. “Il lavoro c’è ma mancano le persone con le competenze per svolgerlo – continua – e se i programmi per formarle esistono, questi andrebbero maggiormente sviluppati con, ad esempio, un incremento della proposta degli ITS e di tutti i percorsi di studio che favoriscono e applicano la vicinanza con il sistema delle imprese. Ma è anche necessario insistere, come stiamo facendo, sul dialogo con giovani e famiglie per far meglio conoscere il mondo delle moderne industrie, con le opportunità di crescita e carriera che offre”.