Cultura: settore in crescita nel lecchese, arrivano i ‘volontari’ ed eventi

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Nelle province di Como e Lecco la cultura cresce nel valore economico prodotto  e nell’occupazione

Lanciato il progetto dei “Volontari della Cultura” e un calendario di eventi  condiviso dalle due province

LECCO – Il sistema economico della cultura nel 2019 ha generato il 5,3% del valore aggiunto totale della provincia di Como (quasi 850 milioni €) e il 4,6% di quello di Lecco (quasi 450 milioni). Dunque, nell’area lariana all’economia culturale si deve la creazione di ben 1,3 miliardi euro. E’ quanto emerge da un’analisi della Camera di Commercio Como-Lecco.

Tra il 2011 e il 2019 il valore aggiunto generato dalla cultura è aumentato di quasi 113 milioni euro; rispetto al 2018 la crescita è stata di 6 milioni euro. La cultura crea anche posti di lavoro: nel 2019 il 6,2% degli occupati totali comaschi e il 5,3% di quelli lecchesi afferivano a questo settore (che comprende architettura e design, comunicazione, comparto audio-visivo e musica, videogame e software, editoria e stampa, performing art e arti visive, economia legata al patrimonio storico-artistico).

Nel contesto lariano, parliamo di 22.500 occupati, in crescita di 400 unità rispetto al 2011, e di 200 rispetto al 2018. Per quota di valore aggiunto prodotto dall’economia della cultura, nel 2019 Como era in terza posizione in Lombardia, dietro a Milano e Monza Brianza (e 21esima in Italia); Lecco era in settima posizione (preceduta anche da Bergamo, Lodi e Mantova; 42esima in Italia).

Per l’occupazione, Como registra due primi posti in Italia sempre nei settori comunicazione, editoria e stampa. Lecco è 8^ nell’architettura e design e 21^ nell’editoria e stampa. Piazzamenti di tutto rispetto per le due province lariane nella classifica relativa alla quota di imprese appartenenti al “core” del sistema produttivo culturale e creativo rispetto al totale: a fine 2019 Lecco era sesta in Italia e Como era settima (entrambe con quote del 5,7%).

Nelle prime 5 posizioni c’erano Milano, Trieste, Firenze, Roma e Bologna. In tutto, nell’area lariana operavano 4.300 imprese culturali sulle oltre 75.000 iscritte al Registro della Camera di Commercio di Como-Lecco. I dati del report “Io sono cultura” si fermano al 2019: nel marzo 2020 è iniziata la pandemia da Covid-19 e il settore culturale è stato tra i più colpiti.

“Tuttavia, anch’esso – spiegano dalla Camera di Commercio – ha subito impatti molto differenziati a seconda del sotto-settore: tutti i comparti più strettamente legati al turismo e a eventi in presenza hanno avuto contraccolpi molto significativi a causa dei lockdown e dello stop dei viaggi transnazionali; altri (ad esempio quello dei software e dei videogame, ma anche la fruizione di musica e di contenuti audiovisivi online) hanno registrato andamenti ben diversi”.

I ‘volontari della cultura’ e un unico calendario di eventi

“Per il settore culturale aggiungono dall’ente camera – la sfida è quella di riorganizzarsi con riferimento a modalità di accesso, logistica, marketing, filiera, economie di scala, per adattarsi ai forti mutamenti avvenuti (non transitori, almeno nel breve periodo)” e in questo solco nasce l’iniziativa ‘Volontari della Cultura’

L’ente camerale è capo fila del “PIC – Un tesoro di territorio” che annovera una rete di oltre 80 organizzazioni pubbliche e private della provincia di Como. Ventisette di queste realizzeranno un articolato programma nel biennio 2021-22 grazie ad un finanziamento complessivo di oltre un milione di euro, mentre le rimanenti coopereranno per future progettazioni e beneficeranno delle azioni di sistema ( www.picuntesoroditerritorio.it).

Un progetto che assume, come ricordato da Giuseppe Rasella, componente della Giunta camerale, un’importanza strategica per il rilancio dell’economia turistica e culturale del territorio. Nell’occasione sono state presentate le dieci volontarie selezionate nelle scorse settimane da ANCI Lombardia che insieme alle due coordinatrici selezionate dalla Provincia di Como, animeranno e sosteranno il programma di azione definito.

Per la prima volta una Camera di Commercio si è accreditata ad ANCI per un progetto in rete e sta svolgendo un ruolo di regia fondamentale per gli enti locali, ha ricordato Mauro Guerra, Presidente di ANCI Lombardia e Sindaco di Tremezzina (comune attuatore di due azioni del programma del PIC).

Un segnale forte per i Comuni e per il territorio, ha evidenziato Federico Bassani, Vicepresidente della Provincia di Como e Sindaco di Lurago d’Erba, un impegno comune per trovare punti di costruzione con i grandi temi di progettazione sociale e infrastrutturale in corso ed essere pronti più che mai alla grande sfida di ripartenza.

I volontari del PIC, inseriti dalla rete ANCI del servizio civile universale, costituiscono una vera e propria novità, una sperimentazione che ha trasformato il concetto di volontario non più a servizio di un solo comune, ma di un progetto che vede in rete soggetti pubblici e privati. Ai volontari sarà inoltre proposto un percorso formativo per certificare professionalmente nuove competenze e arricchire il proprio curriculum.

L’intero staff del PIC sarà al lavoro da domani per sostenere l’articolato programma di azioni territoriali e quelle di rete.

L’esperienza del calendario unico è già stata sperimentata lo scorso anno e oggi vede in rete oltre 10 infopoint, Lariofiere con il sito di destinazione turistica www.lakecomo.is, i due comuni capoluogo (Como e Lecco), le due Province. Per l’estate e il periodo invernale sono stati programmate già due campagne di posizionamento dell’intero territorio lariano sulle riviste specializzate (oltre 400mila copie), un ampio ecosistema digitale che raggiungerà oltre 30milioni di contatti per raccontare il lago di Como come “SPETTACOLO BELLISSIMO”.

Il racconto di un tesoro fatto di opere d’arte, itinerari paesaggistici, musei, dimore storiche e l’offerta di un ricchissimo cartellone di eventi nei luoghi della bellezza che ha già consentito di mappare da luglio a settembre oltre 150 appuntamenti

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