Duecento aziende meno in 3 mesi nel lecchese, primi segnali di 2020 difficile

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Nel primo trimestre dell’anno sono 600 le imprese in meno sul Lario (-213 a Lecco)

Effetto Covid-19 sul calo nel numero di nuove imprese (Como -191, Lecco -68)

LECCO – Le prime avvisaglie di un anno, il 2020, che potrebbe essere tra i più difficili anche per l’economia del territorio lecchese e comasco: solo nei primi tre mesi, calano di quasi 600 unità le imprese lariane iscritte nel Registro tenuto dalla Camera di Commercio.

La riduzione è precisamente di 589 unità, di cui -376 a Como e –213 a Lecco. A dirla tutta, per l’area lecchese il dato non si discosta molto da quello del 2019, quando il saldo tra imprese avviate e cessate era analogamente negativo (-199), mentre nel comasco l’affondo è più pesante (nel 2019 il calo era di 299 attività).

Anche a livello regionale e nazionale il saldo tra iscrizioni e cessazioni di imprese è negativo e in peggioramento rispetto al 2019: in Lombardia il saldo passa da -3.372 a -4.267 unità; in Italia da -21.659 a -30.283.

L’emergenza legata al Covid-19, spiegano dalla Camera di Commercio, si riflette in particolare nel dato relativo alle imprese nate nei primi tre mesi di quest’anno: il più basso degli ultimi 10 anni, pari a 1.188 unità (-17,9% rispetto al 1° trimestre 2019, contro il -16% lombardo e il -15,5% italiano). La diminuzione ha riguardato soprattutto la provincia di Como, dove le iscrizioni si riducono di 191 unità, dalle 957 del 2019 alle 766 (-20%) di quest’anno. A Lecco la diminuzione è stata di 68 imprese, da 490 a 422 (-13,9%).

Diminuiscono peraltro anche le chiusure: nel 1° trimestre 2020 nell’intero territorio lariano se ne sono registrate 1.777 contro le 1.945 del 1° trimestre 2019, -168 cessazioni (-8,6%). Di queste, 1.142 sono avvenute a Como (-114 unità, -9,1%) e 635 a Lecco (-54 imprese, -7,8%). Il calo a livello regionale è stato del 9,5%; in Italia si è registrato un -10,7%.

La forma giuridica non fa differenza

Nel 1° trimestre 2020 le imprese lariane di tutte le forme giuridiche evidenziano un tasso di crescita negativo: in particolare le società di persone diminuiscono dell’1% (variazione leggermente superiore al dato regionale, -0,9% e nazionale, -0,8%) e le imprese individuali dell’1,1% (contro il -1% lombardo e italiano).

Più contenuto il calo delle società di capitale e delle altre forme (rispettivamente -0,2% e -0,3%); le società di capitale, invece, aumentano sia a livello regionale (+0,4%) che nazionale (+0,6%)1. A Como le società di capitale restano pressoché stabili (il saldo tra iscrizioni e cessazioni è di -2 unità) e diminuiscono soprattutto le imprese individuali e le società di persone (rispettivamente -1,2% e -0,9%). Queste ultime mostrano un andamento peggiore a Lecco (-1,1%) dove, invece, il calo delle imprese individuali è più contenuto (-0,9%). La diminuzione è più significativa rispetto a Como anche per le società di capitale (-0,5%) e per le altre forme (-0,5%).

I settori

A fine marzo 2020 il 22,4% delle imprese lariane opera nel comparto del commercio (16.398 aziende); il 17,1% nelle costruzioni (12.515); l’11,2% nei servizi finanziari, assicurativi e immobiliari (8.161). Questi tre settori evidenziano tassi di crescita negativi (rispettivamente -0,6%, -1,4% e -0,9%).

Lecco ha una quota quasi doppia rispetto a Como del metalmeccanico (9,8% contro 5,1%) e ha una concentrazione maggiore di aziende commerciali (23,1% contro 22,1%); a Como hanno un peso maggiore le imprese del tessile-abbigliamento (2,9% contro l’1,3% di Lecco), del legno-arredo (3,2% contro 1,5%), degli altri servizi (9,1% contro 8,1%) e del turismo (8,8% contro 7,8%).

Il comparto artigiano lariano ha registrato un calo di oltre 200 unità: precisamente -208, di cui -158 a Como e -50 a Lecco. Nello stesso periodo del 2019 il calo era stato di -197 unità, di cui -117 a Como e -80 a Lecco.