Edilizia, Ance Lecco si confronta con la politica. Premi a sette imprese

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Nell’assemblea annuale i costruttori lecchesi incontrano i parlamentari

Le proposte su superbonus, personale e sicurezza. Ance premia sette suoi associati storici

LECCO – “Edilizia, territorio e politica” è il titolo che ha caratterizzato l’assemblea dell’Ance di Lecco, l’associazione dei costruttori che venerdì sera si è riunita nella sala conferenze dell’Espe, la scuola di formazione edile, per il momento annuale con i suoi associati.

L’incontro aperto alle istituzioni e al mondo economico del territorio e che è stato occasione di confronto con i volti della politica nazionale: ospiti l’on. Mauro Del Barba (Italia Viva), l’on. Alessio Butti (Fratelli d’Italia) l’on. Giulio Centemero (Lega) e Chiara Braga (PD). Assente invece l’on. Maurizio Lupi (Noi Moderati) che ha partecipato con un video messaggio.

Con loro, il presidente Sergio Piazza si è confrontato sui temi cari al settore, dagli incentivi alla questione del personale e della sicurezza.

“Il superbonus è stato utile anche se ho sempre pensato non fosse corretto concedere più risorse di quante spese – ha rimarcato Piazza – se è uno strumento pensato per l’ambiente, allora crediamo sia necessario uno studio, capire quanti fabbricati hanno bisogno di interventi, quindi la spesa complessiva e distribuire quell’importo su un decennio, rendendolo una spesa sostenibile per lo Stato. In questo modo si darebbe  alle imprese   una prospettiva lunga,  la possibilità di strutturarsi in dieci anni e programmare gli interventi”.

Sergio Piazza, presidente di Ance Lecco

Per il presidente dei costruttori lecchesi “bisogna evitare la speculazione e che nascano delle imprese, se così possiamo chiamarle, per sparire un anno dopo”.

Anche l’edilizia come altri settori ha carenza di personale, ha rimarcato Piazza: “Come fare per superare questo problema? Bisogna mettere qualcosa in busta paga qualcosa in più ma intervenire sul cuneo fiscale è possibile fino ad un certo punto. Una soluzione a costo zero per lo stato sarebbe quella di detassare straordinari e premi di produzione”.

In ambito di sicurezza, il presidente di Ance Lecco ha ricordato come “i controlli servono ma non hanno avuto negli anni l’efficacia sperata. Piuttosto si premi, nella normativa degli appalti pubblici, chi è in regola e investe in formazione e sicurezza” mentre si chiedono interventi al codice degli appalti “perché se si ricorre sempre alla delega, vuol dire che qualcosa non funziona”.

Tra i temi c’è anche il Pnrr “i cui effetti ancora non sono percepiti dalle imprese e dai cittadini” e il caro prezzi che sta attanagliando il settore. Dalla politica c’è accordo su una programmazione dei contribuiti in un arco di tempo più ampio e soprattutto c’è consapevolezza che il bonus, così come pensato, non ha avuto gli effetti sperati:

“Ero da sempre contrario al 110 in quanto tale, avrei spinto per un contributo al 90% affinché vi potesse essere una spesa anche da parte del beneficiario, così avrebbe potuto funzionare sul mercato, ma non tutti a quei tempi erano così saggi- ha riferito l’on. Del Barba – a lezione appresa, è corretto immaginare che il superbonus non possa essere una misura spot”.

L’on. Mauro del Barba (Italia Viva)

Non possono esserci pasti gratis, questo dovrebbe essere il principio – ha sottolineato l’on. Centemero della Lega – un incentivo che regala tutto non va bene”. “Un problema culturale”, ha aggiunto il parlamentare leghista, la questione legata alla carenza del personale nel settore.

Il codice degli appalti “va totalmente riformato” per Centemero ma non deve abbassarsi l’attenzione in materia sulle infiltrazioni mafiose, ha asserito Del Barba.

L’on. Giulio Centemero (Lega)

“C’è un esigenza primaria, dare una risposta di stabilità al settore degli appalti pubblici, il limite del codice degli appalti è stato la sua mancata attuazione, senza arretrare sul tema della legalità” è intervenuta Chiara Braga che sul superbonus ha ricordato: “è nato per dare supporto al settore durante il periodo della pandemia – ha ricordato Chiara Braga del Pd – e per accompagnare un rilancio dell’edilizia spingendo sull’efficientamento energetico e sulla riduzione delle emissioni ma che è stato ampliato al punto da penalizzare condomini ed edilizia pubblica che avrebbero dovuto beneficiarne per primi”.

Chiara Braga (PD)

“Il ‘110’ è una misura che doveva essere necessariamente rivisitata – è intervenuto Alessio Butti, sottosegretario del Governo Meloni – la spesa complessiva è stata di 60 miliardi e il totale del patrimonio ristrutturato è stato inferiore dal 6%, qualcosa evidentemente non ha funzionato. Un effetto evidente è che questa misura andava a promuovere ceti già abbienti. Una norma costruita in modo improprio e improvvido. Costerà a tutti noi, dal 2023 al 2026, tra gli 8-10 miliardi all’anno”.

Una misura che ha dato spazio a vere e proprie ‘truffe’, ha ricordato Butti. “Dobbiamo ragionare sulle emissioni e sull’ambiente? Piuttosto che intervenire sulle villette monofamiliari, allora si intervenga prioritariamente sui condomini che nella maggioranza dei casi sono immobili vetusti che necessitano di riqualificazione energetica”.

Alessio Butti (Fratelli d’Italia)

Le premiazioni

L’assemblea è stata come da tradizione occasione per premiare gli associati storici di Ance Lecco e questa edizione, dopo tre anni di assenza dell’incontro in presenza a causa della pandemia, sono stati consegnati premi alle imprese a cui era stato assegnato il riconoscimento nell’ultimo triennio.

Per 40 anni di appartenenza al sistema associativo nell’anno 2020 sono state premiati:

– I fratelli Enrico, Grazia E Stefano Fumagalli Dell’impresa I.C.E. Fumagalli s.r.l. di Nibionno iscritta dal 11/07/1980 (si ricorda il papà Amabile recentemente scomparso )

Marco e Roberto Bianchi Bazzi dell’Impresa Edilboma s.r.l. di Lecco iscritta dal 09/01/1981. Costituita nel 1979 come Impresa Costruzioni Bianchi Bazzi Marino, poi Centro Lago s.a.s. Bianchi Bazzi, poi Gigliola s.a.s. di Bianchi Bazzi Marino e C. e poi attuale denominazione

Silvia, Giulio E Marco Benzoni Dell’impresa Edile Benzoni s.r.l. di Mandello del Lario
iscritta dal 01/02/1981. Costituita come Fratelli Benzoni (dal 1945 al 1960) – Benzoni Giulio (dal 1961 al 1980). Benzoni Rag. Giuseppe & F.lli S.n.c. fino al 31/12/2020, poi attuale denominazione

Giulio Nogara Dell’impresa Nogara Strade s.r.l. di Taceno iscritta dal 31/03/1981 (si ricorda il papà Cesare). Costituita Nogara Alessandro & Figli S.n.c. (1965-1995) poi attuale denominazione

Renato Maggi dell’impresa Edilmolgora s.r.l. di Olgiate Molgora, iscritta dal 03/12/1981 – costituita nel 1981

Per 40 anni di appartenenza al sistema associativo nell’anno 2022:

Emilia Ripamonti dell’impresa Pozzi Virginio Strade s.r.l. di Lecco iscritta dal 14/01/1982 si ricorda il Sig. Virginio Pozzi sempre presente alle assemblee Ance. Costituita come Pozzi Virginio Strade S.a.s. (22/11/77-2/3/92), poi attuale denominazione

Mario Pirola Dell’impresa Pirola s.n.c. di Pirola Ing. Mario di Castello Brianza iscritta dal 05/11/1982. Storia: Pirola Luigi Pietro (dal 1969 al 1989) – Pirola S.n.c. di Pirola Luigi & C. (dal 1990 al 04/2001)

L’ANCE ha voluto ringraziare al dipendente, ormai prossimo alla pensione, per ringraziarlo per l’impegno e la dedizione a favore del servizio di elaborazione paghe: Renzo Tarabini.