Edilizia. Siglato il Contratto Integrativo per 500 imprese e 3000 lavoratori

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Contratto Integrativo Provinciale sindacati edilizia
Roberto Scotti, Veronica Versace e Riccardo Cutaia

Nelle tasche dei lavoratori, tenendo in considerazione gli aumenti dei vari istituti, circa 40 euro mensili in più

I sindacati: “Siamo stati il secondo territorio a livello lombardo a siglare il Contratto Integrativo Provinciale”

LECCO – Ance Lecco Sondrio, Confartigianato Imprese Lecco e Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil di Lecco, lo scorso 21 luglio, hanno sottoscritto il rinnovo del Contratto Integrativo Provinciale per i dipendenti delle imprese edili e affini che interessa complessivamente circa 500 imprese del territorio che occupano più di 3.000 addetti.

La sottoscrizione del Contratto Integrativo Provinciale valorizza l’importanza delle relazioni sindacali, unico strumento che permette un’attività più ampia su di una serie di una pluralità di temi connessi al settore e al territorio, attraverso anche gli istituti della bilateralità territoriale quali Cassa Edile Como-Lecco, Espe ed Associazione Rist. Enti bilaterali che hanno come scopo principale quello di garantire alle Imprese Edili ed Affini una serie di prestazioni, servizi e assistenza a beneficio delle imprese e dei lavoratori iscritti.

Contratto Integrativo Provinciale sindacati edilizia
Riccardo Cutaia (FenealUil)

“In questo contesto abbastanza inaspettato, contraddistinto dalla guerra, dall’aumento dei prezzi delle materie prime, delle bollette, la parte più debole del Paese sono i lavoratori dipendenti. Lecco ha dimostrato che con un buon dialogo sociale si è riusciti ad arrivare a una sintesi – hanno detto i Sindacati -. Con questo contratto siamo riusciti a intervenire sulla questione salariale per aumentare i netti in busta paga e sul welfare integrativo per cercare di aumentare le entrate dei lavoratori anche in modo indiretto. Avviamo anche un attività sinergica che ci porterà all’unificazione della scuola edile con la scuola di formazione e sicurezza di Sondrio (non a caso la conferenza stampa è stata organizzata all’Espe): riteniamo che si debba ridurre al minimo i costi degli enti bilaterali, ma anche intervenire in maniera forte sulla sicurezza e formazione delle imprese perché siamo in un settore, più di altro, martoriato dalle morti sul lavoro”.

Contratto Integrativo Provinciale sindacati edilizia

Le Parti Sociali del territorio di Lecco hanno ritenuto fondamentale introdurre delle “assistenze sociali” a favore degli operai edili al fine di assisterli durante ogni fase/cambiamento della propria vita famigliare: borse di studio, contributo per fini di studio, contributo frequenza asili nido, premio maturità, sussidio matrimonio e/o unione civile, donatori sangue, contributo per lavoratore e/o familiare a carico portatori di handicap, concorso spese funerarie, soggiorni climatici per i figli dei lavoratori.

Contratto Integrativo Provinciale sindacati edilizia
Veronica Versace (Fillea Cgil)

“Siamo stati il secondo territorio a livello lombardo a siglare il Contratto Integrativo Provinciale toccando in contemporanea quasi 3.000 lavoratori – hanno continuato i sindacati -. Una trattativa lunga ma condivisa con le parti datoriali e questo ci rende orgogliosi. Abbiamo cercato di mettere insieme quelle che sono le esigenze e le richieste dei nostri lavoratori, in qualche modo cerchiamo di arrivare dove lo Stato in questo momento non riesce arrivare”.

Oltre agli aumenti previsti per l’indennità mensa e concorso spese pasto, si è regolamentato in base a quanto previsto dalla contrattazione nazionale la determinazione dell’Elemento Variabile della Retribuzione (EVR). Strumento fortemente voluto dalla parte sindacale in quanto rende possibile una redistribuzione effettiva delle risorse in base all’andamento del settore. La sigla del Contratto porterà nelle tasche dei lavoratori, tenendo in considerazione gli aumenti dei vari istituti, circa 40 euro mensili.

Contratto Integrativo Provinciale sindacati edilizia
Roberto Scotti (Filca Cisl)

“Il nostro settore arrivava da dieci anni di crisi che ha falcidiato i nostri lavoratori – hanno concluso i Sindacati -. Sembrava ci fosse una piccola ripresa poi è arrivato il Covid, poi il 110% e il Pnrr e alla fine è arrivata la guerra con tutte le conseguenze che stiamo vivendo. L’incertezza è l’unica costante di questi ultimi anni, ma arriviamo comunque a un Contratto molto importante. Contrattazione e bilateralità sono i due strumenti su cui si sviluppa la nostra identità e ci permetteranno di affrontare questo clima di incertezza”.