Energia. Dalla Regione 273 mila euro ai Comuni del lecchese

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energia elettrica pixabay

Il provvedimento per la monetizzazione dell’energia gratuita

Piazza, consigliere regionale: “Base per affrontare localmente il tema cruciale dell’energia, delle fonti rinnovabili e delle comunità energetiche”

LECCO – Bellano, Casargo, Dervio, Introbio, Pagnona, Premana, Paderno, Robbiate, Sueglio, Valvarrone: questi i Comuni della provincia di Lecco che potranno accedere al contributo di 273 mila euro quantificato dal provvedimento di Regione Lombardia e riconosciuto ai Comuni sul cui territorio insiste una diga per la derivazione elettrica, un’importante misura che dà tangibile applicazione alla Legge Regionale nr. 23/2019.

I gestori del servizio elettrico sono quindi chiamati a riconoscere, secondo una logica perequativa, contributi economici a fronte dell’energia elettrica prodotta localmente. I Comuni interessati potranno a loro volta impiegare i proventi derivanti dalla monetizzazione per le spese energetiche degli edifici e delle infrastrutture pubbliche, quali per esempio uffici, scuole, centri sportivi, palestre comunali e pubblica illuminazione; ma anche sotto forma di sostegno diretto dei cittadini e nuclei familiari che si collocano entro un certo ISEE.

Mauro Piazza Bruxelles
Mauro Piazza, consigliere regionale della Lega

“È un provvedimento che ci soddisfa e che accogliamo positivamente – commenta Mauro Piazza, consigliere regionale della Lega – come avviene in altre zone d’Italia anche diversi Comuni della Provincia di Lecco- Bellano, Casargo, Dervio, Introbio, Pagnona, Premana, Paderno, Robbiate, Sueglio, Valvarrone, potranno accedere al contributo. La legge è del 2019 e con la crisi energetica del 2022 risulta avere un’importanza ancora più attuale. Ritengo inoltre che possa essere anche una base per avviare un serio dialogo che parta dal basso e che apra la strada ad affrontare localmente il tema cruciale dell’energia, delle fonti rinnovabili e delle comunità energetiche. Tutti fattori che, se combinati proficuamente, possono tradursi in risorse strategiche per i territori lombardi. Alla crisi globale in atto, alla mancanza di risposte internazionali, ai fabbisogni di cittadini, famiglie, imprese ed enti una strada vincente può essere anche quella della territorializzazione dei proventi dell’energia idroelettrica”.