L’Export continua a crescere: a Lecco +4,6% nel 2018

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LECCO – L’export si conferma il grande motore dell’economia lombarda: nei primi nove mesi del 2018, la Lombardia ha esportato 4,5 miliardi in più rispetto allo stesso periodo del 2017, in tutto quasi i 94 miliardi di euro, pari a circa 340 milioni al giorno.

L’aumento che si è registrato è del 5,1% e vale oltre un quarto (27,4%) del totale italiano che è di 342 miliardi. I dati sono contenuti in uno studio della Camera di Commercio di Milano, Monza e Lodi.

Anche a Lecco prosegue la scia positiva già riscontrata negli anni precedenti: nei primi 9 mesi del 2018, le esportazioni hanno superato i 3,42 miliardi di euro, una crescita del 4,6% rispetto allo stesso periodo del 2017, quando l’export ammontava a 3,27 miliardi. Anche le importazioni crescono, dai 2,05 miliardi del 2017 ai 2,12 miliardi di euro del 2018.

Tra le province lombarde, è Milano la capolista con 32 miliardi di euro circa (+5,5%), bene anche Brescia e Bergamo, che vengono dopo Milano, rispettivamente con 13 e 12 miliardi di export e un aumento del +8,2% e del +4,7%.

Le crescite maggiori sono però a Sondrio (+10,8%) e Varese (+9,8%).

L’export lombardo raggiunge soprattutto l’Unione Europea (53 miliardi, 56,4% del totale, +5,6%). In particolare bene Germania (+6,7%) e Francia (+5,1%). In forte crescita la Cina (+19,2%) ma anche l’Oceania (+14,4%). Gli Stati Uniti con 6,8 miliardi crescono del 2,2%. In crescita le importazioni dall’Africa settentrionale (+34,7%), dal Medio Oriente (+26,1%) e dalla Russia (+25,8%).

E’ il settore manifatturiero quello maggiormente coinvolto (macchinari, metalli, chimica) e la moda. I macchinari superano i 18 miliardi nei primi nove mesi e crescono del 2,5%. Seguono i prodotti in metallo (15 miliardi, +7,5%), i prodotti chimici (10 miliardi, +5,1%), la moda (10 miliardi, +3,6%). Vengono poi i mezzi di trasporto (6,7 miliardi, +9,7%), gli apparecchi elettrici e gli articoli in gomma (quasi 6 miliardi circa), gli alimentari, i farmaceutici e i computer (5 miliardi circa).

Nell’import manifatturiero prevalgono invece le sostanze e prodotti chimici, i metalli e l’elettronica.