Ferramenta Venerota è attività storica: “Orgogliosi di questo riconoscimento”

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Marco Milani Nicoletta Rota Massimo Rota Venerota
Da sinistra, Marco Milani, Nicoletta e Massimo Rota

La Regione ha assegnato il marchio di Attività storica alla Ferramenta Venerota di Lecco

Una storia iniziata nel 1962 dal fondatore Amedeo Rota oggi proseguita dai figli Massimo e Nicoletta con Marco Milani

LECCO – Un prestigioso riconoscimento è stato conferito nei giorni scorsi da Regione Lombardia alla Ferramenta Venerota di Lecco, a cui è stato attribuito il marchio di  attività storica.

Con 46 dipendenti, un fatturato che si attesta oltre i 12 milioni di euro all’anno e un business che si sviluppa principalmente sul territorio lombardo, al quale è stata affiancata la vendita online, la Ferramenta Venerota è un leader indiscusso nel suo settore.

Una realtà solida e ben radicata sul territorio lecchese, che vede al timone Nicoletta e Massimo Rota, figli del fondatore Amedeo Rota, e con loro il ragioniere Marco Milani.

Amedeo Rota fondatore della Ferramente Venerota

“Questo riconoscimento è molto importante per la nostra azienda, è un tributo alla memoria di nostro padre e la testimonianza che abbiamo fatto le cose bene – sottolinea Massimo Rota –  siamo stati al passo coi tempi e quando possibile abbiamo cercato di anticiparli. Serietà, professionalità e innovazione sono sempre state le nostre linee guida, lo erano per nostro padre, lo sono oggi e lo saranno anche in futuro”.

Nata come laboratorio, oggi Venerota vende a professionisti e privati, disponendo di un magazzino con oltre 20 mila articoli, tra cui utensili, tapparelle, porte e maniglie, abbigliamento da lavoro e per il tempo libero, macchine per la pulizia della casa e molto altro, facendo da sempre del pre e post vendita due punti di forza.

La nascita di Venerota

La prima sede di Venerota

La lunga storia della Ferramenta Venerota inizia nel 1962, quando il fondatore e socio unico Amedeo Rota, classe 1938, supportato dalla moglie Silvana, sposata l’anno successivo, inizia a produrre, con laboratorio nel rione di Maggianico e un magazzino in via Risorgimento a Lecco, tende alla veneziana. Da qui nasce anche il nome Venerota (Veneziane  Rota)– che Amedeo promuove griffando il furgone aziendale e dimostrando di essere già da subito un ottimo comunicatore. E proprio la comunicazione sarà un aspetto determinante e fondante per la crescita aziendale nel corso degli anni.

“Amedeo Rota è stato un pioniere del commercio e un imprenditore dalla spiccata lungimiranza – spiega Marco Milani – Aveva capito che oltre ai prodotti, gli artigiani del settore, a quei tempi principalmente falegnami, necessitavano di consulenza, informazioni e soluzioni. Per essere più performanti intuì che non bisognava aspettare il cliente in negozio, ma era necessario giocare d’anticipo e andare a trovarlo in bottega per meglio comprenderne processi di lavoro ed esigenze”.

Così inizia a tessere rapporti con numerosi clienti, ampliando man mano la gamma di prodotti e articoli a magazzino. “Ricordo da bambino – racconta il figlio Massimo – che i prodotti erano diventati così tanti a tal punto da ritrovarli sotto il mio letto e sotto quello di mia sorella…”.

 

Il primo trasloco

L’attività cresce, così come il numero di collaboratori che passano da 3 a 8. Amedeo nel frattempo affianca al laboratorio di produzione di veneziane il commercio di prodotti per falegnami, su cui focalizza la sua attenzione. Nel 1970 trasloca in via Tubi, quella nuova sede diventerà storica e lo sarà fino agli inizi del nuovo millennio. Intanto l’azienda si amplia ulteriormente con l’aggiunta di due magazzini: uno in via Cantarelli e l’altro in via Cortisella.

La seconda sede di via Tubi

“Amedeo sapeva cogliere ogni opportunità – ricorda Milani – come avvenne con il radio telefono. Fu uno dei primi in città ad acquistarlo, facendo collocare sul tetto dell’azienda una grande antenna. Il secondo lo diede al venditore Giuseppe Panizza. Fu un salto di qualità in chiave logistica incredibile. Prima di allora la comunicazione avveniva sempre via telefono, ma sul fisso dei clienti, che il venditore andava a visitare… altri tempi”.

Nel 1982 fa ingresso in azienda il figlio Massimo, insieme proprio al ragioniere Milani, mentre Nicoletta entrerà più tardi, nel 1989.

La scomparsa del fondatore e la nuova sede

Il 1994 è un anno funesto per la famiglia Rota, il padre Amedeo muore prematuramente colpito da un infarto fulminante. I figli e il ragionier Milani decidono di proseguire, forti del sostegno dei dipendenti e della fiducia dei clienti. Una sfida vinta per quella che oggi è una realtà imprenditoriale solida, cresciuta nel solco degli insegnamenti, dei valori umani e professionali del suo fondatore.

L’attuale sede di Venerota in via Tagliamento

Passano gli anni e insieme a fatturato e dipendenti cresce anche l’esigenza di avere più spazi e una logistica più ordinata. Nel 2003, con un grande investimento, viene inaugurata la nuova e moderna sede di via Tagliamento.

Intanto anche la digitalizzazione impone un cambio di passo e la Ferramenta Venerota non si fa trovare impreparata. Il catalogo digitale si aggiunge a quello cartaceo, si dà il via alla vendita online e la comunicazione aziendale passa anche attraverso i social. Nulla qui è lasciato al caso, e tutto viene gestito con grande competenza e professionalità.

L’accademia Venerota

Competenza e professionalità sono i due capisaldi su cui, nel 2006, nasce l’Accademia Venerota. Un vero e proprio centro di competenza e un facilitatore di incontri, come spiegano gli stessi titolari.

Uno dei tantissimi appuntamento organizzati dall’Accademia Venerota

“Lo scopo dell’Accademia è stato ed è quello di essere un centro di competenza e un facilitatore di incontri tra clienti e fornitori con Venerota a fare da trait d’union. Attraverso l’accademia informiamo e formiamo i nostri clienti, ma anche noi stessi con continui corsi di aggiornamento e di formazione. Da sempre i rapporti e l’aggregazione sono stati i punti di forza del nostro lavoro, con l’Accademia li vogliamo sviluppare, rafforzare e migliorare. Questo vale anche al nostro interno: i nostri dipendenti crescono con noi, creandosi una biografia professionale fondata sulle competenze”.

Un aggiornamento costante e un’opportunità di incontro che sono proseguiti anche durante la pandemia, grazie proprio alla digitalizzazione, attraverso webinar, video chat e call conference.

L’esposizione di porte e serramenti, uno dei punti di forza di Venerota

Verso il sessantesimo

“La pandemia ci ha messi a dura prova – spiega Nicoletta – Abbiamo avuto un mese e mezzo di blocco totale, ma siamo riusciti a superare indenni questo momento difficile, grazie anche alle scelte pregresse volte a rafforzare l’azienda”.

Il negozio di Venerota aperto ai professionisti ma anche ai privati cittadini

E mentre si cerca di lasciare alle spalle le difficoltà dovute alla pandemia, il 60° bussa alle porte (Venerota nel 2022 spegnerà 60 candeline) mentre il mercato chiama a nuove sfide… “Dobbiamo imparare a soddisfare l’esigenza dei nostri clienti prima che nasca, questa è una delle principali sfide a cui siamo chiamati. E lo possiamo fare solo se le competenze di ognuno di noi si incontrano e si uniscono. In questo modo potremo affrontare il nostro futuro a fianco dei nostri clienti continuando ad essere nel mondo e per il mondo”.